La situazione economica preoccupa eccome e soprattutto in America comprare casa in questo momento potrebbe essere rischioso. In un momento storico sempre più incerto, quindi, il settore immobiliare vive la sua profonda crisi. Nell’ultimo mese, se parliamo dell’indice Msci World/Real Estate, è possibile confermare che ha perso il 9,65%, portando a -11,67%le vendite delle prime settimane del 2011. Le notizie che riportano i telegiornali, del resto, preoccupano le famiglie che si tengono ben stretti quei pochissimi risparmi che possiedono ancora e non investono di certo nel mattone, aspettando di sapere come è meglio agire, a seconda dell’evolversi della situazione.
A rendere noti i dati più aggiornati è stata la National Association of Realtors (l’associazione che rappresenta gli agenti immobiliari), la quale ha confermato che i costi delle case in tale tratto di mondo sono in continua discesa almeno se teniamo d’occhio tre quarti delle città degli Usa. Negli Stati Uniti, del resto, si parla di crisi dal 2006 e a pagarne le conseguenze sin da subito sono stati soprattutto i proprietari di case o coloro che stavano pagando i mutui. Questo perchè moltissimi sono stati gli immobili pignorati dalle banche e poi sono stati rimessi sul mercato valori più bassi non rendendo semplice in questo modo la ripresa del mercato.
Secondo le ricerche della società di analisi RealtyTrack,però, pur restando ancora negativa la situazione, in fondo le richieste di pignoramento a luglio sono scese del 35% toccando il livello più basso degli ultimi quattro anni.
Gli ultimi dati elaborati dalla apparentemente positivi confermano invece questa tendenza.Come ha confermato James Saccaccio, amministratore delegato di RealtyTracks quindi: “Sfortunatamente questa percentuale non è il risultato di una ripresa del settore immobiliare. Più semplicemente, le banche ci stanno mettendo più tempo a mandare le notifiche di pignoramento. Questo significa che l’attuale situazione del mercato immobiliare continuerà nel 2012 e oltre”.