Mutui: negli Stati Uniti i tassi sono in calo

Paese che vai, tasso di interesse che trovi: mai  ci fu affermazione più vera e in Italia di certo in questo periodo le cose non vanno troppo bene.Si assiste da mesi, infatti, ad aumenti costanti applicati ai mutui che stanno preoccupando non poco le famiglie. E’ difficile, quindi, arrivare a fine mese e se in più si deve rinsaldare un prestito di questo tipo alla propria banca allora i problemi non tardano a farsi sentire.

Mutui in valuta estera: funzionano?

L’acquisto di una casa è un argomento di vostro interesse e state per iniziare la ricerca delle quattro pareti domestiche? Avete la giusta liquidità e una posizione tale che vi permetterà in seguito di ripagare il debito? Allora non pensateci più e rischiate, ma non senza aver valutato le varie opzioni. In un periodo di crisi economica il mercato immobiliare è quasi fermo, ma questo non vuol dire che non può andarvi bene. Se decidete di accendere un mutuo, però, fate attenzione non soltanto al valore del tasso di interesse, ma ricordate di considerare pure il tipo di valuta che vi sembra più conveniente per pagare la rate in futuro. In particolare, soprattutto negli ultimi anni in Italia si sono diffusi i contratti sottoscritti con valuta estera, tipicamente franco svizzero e yen. Tuttavia, soprattutto chi non è del tutto inserito nel settore anche se ha acquisito nel tempo una certa esperienza si chiede se la convenienza c’è davvero.

Tasso mutuo acquisto immobili nelle grandi città

 Per molti italiani l’unico investimento “sicuro” e durevole nel tempo, è dato dal mattone. Ovviamente per acquistare una casa lo sforzo economico è non indifferente, con prezzi che variano da una città all’altra. Al riguardo Nomisma ha stilato la classifica delle città più care sulla base dei prezzi medi per acquistare un’abitazione di seconda mano. Ebbene, al primo posto, di certo non a sorpresa, troviamo Venezia, poi Roma ed a seguire Milano; questi sono i primi 3 posti dove le abitazioni si vendono rispettivamente e mediamente a 3.692 euro al metro quadro, 3.519 euro e 3.445 euro al metro quadro. Poi ci sono Firenze, Bologna, Bari e Napoli le quali hanno una quotazione al metro quadro dai 2.000 euro in su; per trovare le quotazioni al di sotto di 2.000 euro dobbiamo andare a Torino, Padova Genova, Cagliari, Palermo; fino ad arrivare a Catania, che in base all’indagine sembra essere la città meno costosa con 1.415 euro al metro quadro.

Mutui: tempi più lunghi e costi maggiorati

 Quello del mutuo è un lungo viaggio che intraprende una persona nel corso della propria vita ma cambiati i tempi si stanno modificando anche le modalità per accenderlo. La domanda negli ultimi mesi è sempre la stessa e riguarda il dubbio su quale sia il tasso migliore: il fisso o il variabile.Qualcuno che si è accorto, poi, di aver sbagliato il proprio calcolo può passare alla valutazione  delle opzioni di surroga/rinegoziazione/sostituzione. Tra questi si inserisce pure il tasso misto che permette di passare da fisso a variabile, o viceversa, nel corso del piano di ammortamento. Il risultato è che molti allungano i tempi e si moltiplicano pure gli interessi.

Usa:calate richieste mutui in pochi giorni

 Tempi duri per chi vuole acquistare una casa negli Usa, per una crisi che ormai dura da tempo e, in verità, investe pure altri settori. Tuttavia, è proprio nell’ambito immobiliare che si registrano maggiori perdite. Le famiglie non riescono ad onorare il loro debito con le banche, i tassi di interesse crescono e più che da noi arrivare a fine mese è una impresa. In realtà, se alle varie voci in uscita a livello economico si aggiungono pure le quete fisse da versare per acquisire le proprie quattro pareti domestiche è chiaro che non ci vuole poi molto a trovarsi in difficoltà.

Mutuo e sessantenni: in Toscana lo richiede il 3 per cento della popolazione

 L’Italia si evolve e in un periodo di crisi con contratti lavorativi precari, sono i nonni a dover chiedere il mutuo per poter investire il proprio denaro e garantire un futuro ai giovani. In Toscana, in particolare, dove la popolazione è via via più vecchia a pensare ai prestiti e a recarsi in banca sono i più grandi, che rappresentano addirittura il 3 per cento del totale. A fotografare questa curiosa situazione è stato recentemente Mutui.it, il sito di comparazione e scelta dei mutui, controllando la propria banca dati.

Mutui ed energia, portano via 1700 euro in più all’anno a famiglia

Famiglie italiane economicamente sempre più in crisi che si accorgono di quanto sia complesso tirare avanti in una società dove i rincari sono all’ordine del giorno. Se si stava leggermente più tranquilli con i prezzi dei mutui stabili da un pò, adesso con l’aumento dei tassi di interesse le cose sono profondamente cambiate. In più, notevoli rialzi si sono registrati pure nel settore energetico con il risultato che annualmente ogni nucleo familiare sarà costretto a pagare in media 1.700 euro in più. Una cifra enorme che toglierà ulteriore benessere a chi già di solito fa fatica ad arrivare a fine mese.

Mutui? Si scelgono al lavoro sul web

 Divertente quanto curioso questo dato: la maggior parte degli italiani sceglierebbe quale mutuo accendere durante le ore di lavoro e su web. Questo rende chiara l’idea che quando si decide di acquistare le quattro pareti domestiche, la gioia e insieme la paura di buttare al vento i risparmi di una vita impediscono ai potenziali acquirenti di concentrarsi su qualunque altra cosa.

Mutui cento per cento cercasi

 Se è vero che oggi la maggior parte delle persone, soprattutto se giovani, riescono ad acquistare casa soltanto con l’aiuto di genitori o di proprietà già possedute, è altrettanto sicuro che uno dei pochi modi per poter vantare un tetto proprio sopra la testa se non si ha già nulla di intestato, è sperare in un mutuo al cento per cento. Tuttavia non si tratta di una eventualità semplicissima da trovare, in quanto la propongono soltanto pochissime banche, mentre la maggior parte degli istituti di credito opta per l’erogazione di non più dell’80 per cento.

Tassi in rialzo e mutuo a tasso fisso

 Se avete scelto di accendere un mutuo proprio in questo periodo, avrete capito da soli che ci saranno una serie di variabili da valutare, visto che il momento è piuttosto incerto a causa del rialzo, previsto da tempo, dei tassi di interesse. Nonostante si aspettasse un evento del genere, ha causato comunque un trambusto incredibile, gettando nello sconforto moltissime famiglie italiane. Secondo le ultime stime, comunque, i prestiti ipotecari a tasso variabile puro rappresentano il 39% del mercato, il 35% resta con il fisso e il 21% ha optato per il variabile con cap. Secondo le analisi di  MutuiOnline.it, insomma, non c’è una scelta dominante, ma ci si continua a chiedere: è davvero da evitare attualmente il tasso fisso?