Giungono buone notizie per il mercato immobiliare. Arrivano direttamente dal Forum di Scenari Immobiliari tenutosi a Santa Margherita Ligure nei giorni scorsi.
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Mutui a Roma in picchiata: meno 19 per cento
Calano le richieste di nuovi mutui a Roma e c’era da aspettarselo nel clima di crisi e gran confusione che sta interessando l’Italia e l’Europa ultimamente. I dati dell’Eurisc del resto parlano chiaro: nel 2012 nella regione e comunque un pò in tutto il continente il settore immobiliare ha avuto un grave stop. Se a Roma parliamo di un meno 19 per cento, a Rieti si va ad un meno 14 per cento e a Viterbo ad un meno 15. Le famiglie di Latina, poi, non si stanno comportando diversamente e se il portafoglio è più vuoto del solito e non si sa se e quando tutto cambierà, meglio non rischiare e tentare la sorte. La sicurezza è nel mantenersi cauti e restare in affitto o comunque non cambiare le proprie quattro pareti domestiche.
I prezzi delle case non aumenteranno nel 2012 secondo Tecnocasa
Lo ha comunicato Tecnocasa, al termine di uno studio durato diversi mesi e molto specifico in merito all’acquisto degli immobili. Visto che la crisi non accenna a finire e i soldi sono sempre di meno, in generale, nel contesto che stiamo vivendo, i prezzi delle case in questo 2012 non avranno delle sostanziali modifiche. Il problema è che, a quanto sembra, non caleranno e quindi è probabilissimo che la crisi del settore immobiliare proseguirà pure nei prossimi mesi.
2012: già in calo le domande di mutui
Certo i dati sono parziali e vanno rivisti più in là, magari già alla fine del mese, ma intanto le prime cifre sembrano parlare chiaro e mostrano un netto calo di mutui, a pochi giorni dall’inizio del 2012. Se subito dopo Capodanno si era sperato in meglio, adesso quei deboli cambiamenti in positivo sono rimasti un lontano ed effimero ricordo. Di effettuare i primi studi in merito, si è occupata la Mortgage Bankers Association (MBA), attraverso il proprio Weekly Mortgage Applications Survey e ha parlato di un nuovo e preoccupante calo delle domande.
Comprare casa? Un 2011 nero: calano le richieste di mutuo
Mercato immobiliare nella bufera: nuovi controlli confermano che la domanda dei mutui ipotecari nei primi dieci mesi dell’anno da parte delle famiglie italiane è calata in modo incredibile. Se nei primi dieci mesi si è infatti parlato di un meno 10 per cento, solo nel mese di ottobre del 2011 si è giunti ad un -33%. A rilevarlo è stato EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Una conferma del fatto che ci troviamo nel bel mezzo della crisi economica e le famiglie non riuscirebbero a coprire un simile impegno e in ogni caso hanno paura a rischiare.
Mutui: le richieste calano anche in Spagna
Tempi duri per chi vuole acquistare un immobile e non può contare su proprietà pregresse o su una disponibilità economica elevata. Il numero dei mutui stipulati ultimamente continua a calare un pò ovunque e non solo in Italia e sono in netta difficoltà sia i potenziali acquirenti che le banche.L’aumento dei tassi di interesse, poi, è andato a gravare ulteriormente su una situazione già precaria, dopo l’avvento dell’euro e la recessione economica.
Prima casa? Trieste è la città più cara
Un recente studio lo dimostra: Trieste sarebbe la città più cara di Italia dove comprare la propria casa. Se abitate da quelle parti o vorreste portare a termine un investimento immobiliare in loco, quindi, pensateci bene. La notizia arriva come una bomba, del tutto inaspettata, ma se parliamo soprattutto del comparto abitativo del Friuli Venezia Giulia, la zona resta le meno economica, anche per la scelta delle quattro pareti domestiche.
Case in vendita: va meglio con l’usato
Il settore della vendita delle case, vive un momento di stallo ma va meglio se si parla di usato. Del resto tra crisi economica che continua e l’aumento dei tassi di interesse, i disagi si fanno sentire anche e soprattutto in tale settore. La tendenza in questione, parte dagli Stati Uniti dove il mercato degli immobili non ha vissuto nei mesi scorsi un momento particolarmente positivo. Sembra, quindi, che il volume delle proprietà delle abitazioni, ad uso domestico non nuove passate da acquirente a venditore a marzo siano state superiori di quasi il 4% rispetto al volume normale. Stesso aumento se parliamo di case che erano state al centro di un contratto di compravendita nel corso del periodo mensile di immediato confronto precedente.