Tasso fisso con la cessione quinto Compass per i dipendenti privati

 Oltre che ai dipendenti pubblici e ai pensionati INPDAP e INPS, Compass permette alla propria clientela dipendente privata di poter beneficiare dell’erogazione di un importo da restituire mediante cessione della quinta parte netta del proprio stipendio, rimborsando il capitale concesso in prestito all’interno di un piano di ammortamento che si estenderà nel medio e nel lungo periodo, compatibilmente con le proprie disponibilità reddituali.

Il finanziamento, così come tutte le forme di cessione del quinto dello stipendio o della pensione, sarà contraddistinto dall’applicazione di un tasso di interesse fisso sul capitale oggetto del prestito. Una caratteristica che, come sapranno tutti i lettori di CheTassi, permetterà al cliente dell’istituto finanziario del gruppo Mediobanca di poter prevedere con certezza l’esatto importo di ogni rata del proprio programma di rimborso, che non subirà alcuna variazione con il passare degli anni.

Tasso fisso con la cessione del quinto INPS di Compass

 La cessione del quinto INPS, di Compass, è un prodotto di finanziamento personale che l’istituto finanziario del gruppo Mediobanca rivolge a tutta la clientela che percepisce una prestazione pensionistica ricorrente da parte dell’INPS, e desideri ottenere una somma di denaro da destinare all’effettuazione di operazioni di spesa personale o familiare, con restituzione del capitale concesso in credito all’interno di un piano di ammortamento sul medio lungo termine.

Il tasso di interesse applicato a questa esposizione dovrà essere necessariamente fisso: pertanto, il cliente di Compass potrà conoscere fin dal momento della sottoscrizione del contratto di finanziamento quale sarà l’ammontare delle rate oggetto del programma di rimborso, il cui importo non subirà alcuna variazione nel corso dei mesi e degli anni, anche in caso di forti oscillazioni dei tassi di interesse in vigore sui mercati finanziari.

Tasso fisso con la cessione del quinto Compass per i pensionati INPDAP

 La cessione del quinto Compass per i pensionati INPDAP, a tasso di interesse fisso, è un’opportunità che l’istituto finanziario concede alla propria clientela pensionata pubblica che desideri entrare in possesso di una somma di denaro da utilizzare per poter portare a compimento operazioni di spesa personale o familiare, con restituzione del capitale erogato all’interno di un piano di ammortamento sul medio lungo periodo.

Il finanziamento sarà contraddistinto – come desumibile dal nome stesso del prodotto – dalla cessione del quinto della pensione: in altri termini, le rate del programma di rimborso saranno trattenute direttamente dall’INPDAP sul cedolino pensione del proprio iscritto, fino alla naturale o anticipata estinzione del rapporto finanziario, che potrà avvenire in qualsiasi momento del piano di ammortamento.

Cessione del quinto da Veneto Banca

 Il prodotto di cessione del quinto dello stipendio, di Veneto Banca, è un finanziamento personale che l’istituto di credito rivolge a tutta la propria clientela dipendente che desideri entrare in possesso di una somma di denaro da restituire con rate di entità certa e costante nel tempo, nel medio lungo periodo, mediante trattenuta diretta sulla propria busta paga, ad opera del datore di lavoro, con periodicità mensile.

Il finanziamento è infatti un semplice prestito personale che viene tuttavia erogato mediante una forma ritenuta “più sicura” per la banca, poiché il pagamento delle rate avverrà direttamente sulla busta paga, riducendo pertanto i rischi di insolvenza del proprio cliente. Requisito costitutivo dell’operazione è pertanto che il cliente di Veneto Banca sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Prestiti e cessione del quinto: da oggi nuove regole

 A partire da oggi, mercoledì 1 giugno 2011, entrano in vigore nuove regole in materia di accesso al credito, ovverosia in materia di prestiti e di prodotti quali, tra gli altri, la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. A darne notizia è stato il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, sottolineando come debbano essere gli intermediari ad allinearsi alla nuova disciplina che, tra l’altro, prevede delle modifiche e delle novità al cosiddetto diritto di ripensamento o recesso dal contratto sottoscritto entro specifici termini. In materia è intervenuta anche la Banca d’Italia, invitando e richiamando proprio gli intermediari ad applicare ed a rispettare la nuova normativa che introduce condizioni meno stringenti per i consumatori. Al riguardo non a caso, Bankitalia ha ricordato come a fronte del rispetto della normativa i costi a carico della clientela debbano essere contenuti.