Polonia, mutui e franco svizzero

Una situazione paradossale e ormai giunta al limite che sta preoccupando fin troppo i cittadini polacchi. Nel Paese, infatti, non sono pochi coloro che hanno chiesto dei prestiti, specialmente dei mutui denominati in franchi svizzeri. Dal 2008 lo zloty slovacco si è praticamente duplicato e in questo tratto di Europa Centrale almeno 600mila finanziamenti sono a rischio per non parlare dei nuclei familiari sull’orlo della crisi. Ecco perchè per evitare una catastrofe generale in zona a livello economico, il presidente ha emesso una legge che possa limitare le ricadute dovute agli effetti del rincaro delle valute.

Mutui: tempi più lunghi e costi maggiorati

 Quello del mutuo è un lungo viaggio che intraprende una persona nel corso della propria vita ma cambiati i tempi si stanno modificando anche le modalità per accenderlo. La domanda negli ultimi mesi è sempre la stessa e riguarda il dubbio su quale sia il tasso migliore: il fisso o il variabile.Qualcuno che si è accorto, poi, di aver sbagliato il proprio calcolo può passare alla valutazione  delle opzioni di surroga/rinegoziazione/sostituzione. Tra questi si inserisce pure il tasso misto che permette di passare da fisso a variabile, o viceversa, nel corso del piano di ammortamento. Il risultato è che molti allungano i tempi e si moltiplicano pure gli interessi.

Mutuo: nelle grandi città è più conveniente

 Mutuo o affitto? Se nella maggior parte dei casi i diretti interessati non hanno dubbi e preferiscono entrare direttamente in possesso delle quattro pareti domestiche, la crisi economica ha tarpato le ali anche di coloro con maggiori possibilità economiche. Ecco che, quindi, ricominciano a fioccare gli affitti che seppure non danno sicurezza per il futuro almeno permettono a chiunque di avere un tetto sopra la testa. Ci sono poi pure coloro che sono fermamente convinti che  in questo modo potranno godersi la vita senza troppe limitazioni, ma nelle grandi città è sempre meglio chiedere un prestito alle banche e acquistare casa.

Comprare casa: al Nord è più facile

 Una nuova e curiosa tendenza mostra che gli abitanti del Belpaese residenti al Nord, anche in periodo di crisi non definitivamente allontanata sono disposti a comprare, cosa che al Sud avviene con minore intensità. I primi probabilmente sono più ottimisti in merito alla fine della recessione e al ritorno alla normalità e forse vantano di condizioni economiche migliori, nonchè di un lavoro più stabile e sicuro.

Affitti? Comprare casa è ancora più conveniente

Aumentano i tassi di interesse, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e in generale il settore immobiliare non naviga nell’oro, ma la tendenza è sempre la stessa. In fondo gli affitti restano ancora meno convenienti dell’accensione di un mutuo, se non altro perchè poi alla fine l’abitazione resterà a chi ha pagato per anni il prestito mensilmente. Per questo l’acquisto delle quattro pareti domestiche, resta sempre il miglior investimento e quello certamente più importante della vita.

Mutui prima casa: potrebbero crescere le richieste

 Nonostante in questo periodo il mercato sia più altalenante del solito, potrebbe anche migliorare la situazione in tema di acquisto di un immobile. Se da un lato, infatti, si è assistito ad un aumento notevole dei tassi di interesse, dall’altro invece la promessa di aiuti e agevolazioni per i nuclei familiari o per coloro  che sono in difficolta con il prestito richiesto, ha tranquillizzato un poco. Questo significa che qualche timido segnale di ripresa il settore della vendita di appartamenti potrebbe farlo registrare. La crisi economica si è fatta sentire pesantemente anche da noi e i suoi effetti sul lungo termine non sono del tutto prevedibili.

Mutuo e famiglie in crisi: arrivano gli aiuti?

 Moltissime famiglie si trovano in serie difficoltà e con l’aumento dei tassi di interesse, non riescono più a pagare il mutuo. Tuttavia finalmente le cose dovrebbero essere migliorate, perchè arrivano aiuti fino a 340mila euro. In realtà, la tendenza si è già fatta notare da alcuni mesi, per la precisione da settembre 2010 con un incremento nelle ultime settimane e, nello specifico, ammonta a 339 milioni di euro la liquidità in più arrivata a coloro che vivono un terribile momento di difficoltà.

Mutui: bene tassi fissi e variabili

 Si torna un pò al passato e si chiede di accendere un mutuo con tassi più semplificati e chiari possibile, a costo anche di pagare qualcosina in più? Secondo i dati forniti dalla Banca di Italia questo potrebbe essere vero e in aumento nei prossimi mesi. Si perchè recentemente ha reso nota la nuova edizione del Bollettino Economico e non ci sarebbero spazi a grossi dubbi. Si tratta nello specifico di un documento molto importante e non solo per gli esperti del settore, in cui viene evidenziato l’andamento dell’analisi nazionale, al termine di attenti studi settoriali, il tutto puntando l’attenzione soprattutto sul costo dell’indebitamento dei privati.

Mutui sul web: li cercano soprattutto i giovani

 Sarà che i giovani sono più inclini ad utilizzare il web o forse, con i tempi che viviamo sono i primi a cercare di risparmiare qualcosa se è possibile, eppure secondo recenti studi in merito sono proprio loro a cercare maggiormente mutui su web, soprattutto se vantano una discreta liquidità. Questo è il profilo medio di coloro che nonostante l’aumento dei tassi di interesse, non si arrendono e vogliono acquistare le proprie quattro pareti domestiche senza però lasciarsi sopraffare da tasse e costi di agenzie.  Rivolgersi ad internet per ottenere un finanziamento è una tecnica particolarmente buona se si vuole avere un maggiore controllo sui vari istituti di credito.

Mutui: le richieste calano nel 2011

 Richieste di mutui in forte calo in questo 2011 che è stato segnato da un aumento dei tassi di interesse. Se guardiamo soltanto al mese di giugno da poco trascorso, le famiglie italiane che hanno deciso di acquistare le quattro pareti domestiche e non hanno avuto la possibilità di pagare grazie alla vendita di una precedente proprietà, sono diminuite del 17 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Se nel gennaio del 2007 gli esperti avevano mostrato grande preoccupazione per cifre non proprio positive, stavolta se è possibile ci si trova in condizioni anche peggiori.