Rc moto: in due anni cifre quasi raddoppiate

Se l’Rc auto fa infuriare gli automobilisti che su internet cercano in continuazione tariffe ben più convenienti, non è diverso per quel che riguarda l’Rc moto che secondo i dati Isvap in due anni è arrivata ad aumentare del 45 per cento. Le percentuali presentate di recente, tra l’altro, fanno davvero paura. A partire dal 2009 e fino al 2011, gli incrementi registrati sono stati del 20,2 per cento se parliamo di un diciottenne con la patente nuova e del 26,9 per cento per un quarantenne che si trova nella classe di massimo bonus. Quest’ultima è la classe di coloro che mai fanno incidenti e che quindi sono presumibilmente molto virtuosi alla guida.

Chi guida un ciclomotore e un motociclo, però ha dovuto sopportare cambiamenti rispettivamente del 27,9 per cento e addirittura del 45, 4 per cento. In un periodo di crisi si capisce bene quanto sia difficile continuare a tenere questo mezzo di trasporto in tali condizioni. Eppure ogni giorno si rivela utilissimo per andare al lavoro o per uscire nel tempo libero e dispiace molto rischiare di dover rinunciare. In più, c’è da sottolineare che queste sono le medie italiane, ma ciò significa che non sono stati contati i picchi, soprattutto in aree del Sud come la Campania e non solo.

Solo nel 2011, da gennaio a ottobre, i costi sono cambiati dall’1 al 3 per cento e a novembre non è andata meglio. Da qualche tempo l’Isvap ha  avviato 14 istruttorie nei confronti di altrettante Compagnie che dovranno chiarire la loro posizione in merito, ma il sospetto è che gli aumenti indichino una reale difficoltà a far fronte ai costi. Tornando al 2010 degli oltre 69.000 sinistri con sospetta frode si arriva a parlare di un importo pari a poco più di 298 milioni di euro. Solo nel napoletano e dintorni  l’incidenza sulla globalità dei sinistri è del 9,6% e con questi numeri in merito ai rincari siamo di fronte ad un cane che si morde la coda.

 

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