La domanda è: perchè gli stipendi restano sempre uguali se poi tutto è destinato ad aumentare, anche i beni che pur essendo secondari oggi sono diventati indispensabili nella vita di ognuno? Di questo passo finiremo davvero per superare il limite e non poterci permettere più nulla e nell’infinita girandola dei rincari ora tocca all’Rc moto. E’ stato calcolato, infatti, che tra il 2009 e il 2010 sono stati registrati dei cambiamenti, per la verità pure nel settore delle auto, superiori al 25 per cento e 35 per cento nel caso delle due ruote.
A denunciare questa situazione ci ha pensato Antonio Catricala’, ascoltato in audizione in Commissione Industria del Senato il quale ha parlato di aumenti ‘‘particolarmente significativi”. Le famiglie non riescono a sopportare questi cambiamenti soprattutto se in casa c’è più di un mezzo di trasporto e sono costrette a vendere la vettura in eccesso. Secondo quanto ha detto lo stesso Catricala’ prendendo ad esempio un italiano medio di circa quarantanni, la tendenza è al Nord Italia con una automobile di media cilindrata di un aumento del premio di oltre il 20%, mentre al contrario per un sessantacinquenne del Sud con una autovettura medio piccola l’aumento e’ stato del 15-20%.
Ancora per un ragazzo che ha da poco superato la maggiore età e vive nelle isole con un ciclomotore il costo delle Rc moto ha avuto un rincaro del 30%. Come ha detto lo stesso Catricala’ ”il confronto internazionale mette in luce una specificita’ negativa del nostro paese. I dati disponibili indicano che in Italia i premi per l’assicurazione auto sono cresciuti a tassi superiori alla media Ue. L’incremento dell’ultimo quinquennio dei premi per l’assicurazione dei mezzi di trasporto e’ stato da noi quasi il doppio di quello registrato nella zona Euro”. Cosa succederà? Ci saranno novità in merito? difficile dirlo ma intanto è diventato sempre più complesso anche possedere un mezzo comodo come l’auto.