Almeno 7 veicoli su 100 non sarebbero assicurati in Italia: un dato tutt’altro che irrisorio che pone l’accento su un problema da risolvere al più presto e di sicuro potenzialmente in grado di svelare retroscena ancora più incredibili con controlli ben più capillari. Non mancano poi le automobili con falsa copertura che mettono letteralmente nei guai coloro che hanno la sfortuna di imbattersi o peggio di fare un sinistro con qualcuno dei proprietari di tali mezzi di trasporto. Lo studio è stato portato avanti e poi svelato dalla Fondazione ACI “Filippo Caracciolo” e presentato al Forum internazionale delle Polizie locali di Riva del Garda. Il numero totale di vetture non assicurate, quindi, salirebbe a 35 milioni di auto.
Il problema è che il fenomeno piuttosto che diminuire tende ad aumentare e questo proprio per la seria difficoltà delle forze dell’ordine impegnate su strada che non riescono a causa del loro numero esiguo ad effettuare i dovuti controlli a tappeto. Solo nel 2010, intanto sono state accertati almeno 100 mila casi di falsa o assente RC Auto, circa il 3% di tutte le frodi del settore.
A prendere la parola sull’argomento è stato Enrico Gelpi Presidente dell’ACI il quakle ha detto: “occorre superare la logica passiva basata sui controlli a posteriori, adottando un sistema attivo capace di rilevare le irregolarità prima della messa su strada dei veicoli”. La soluzione anche se appare piuttosto lontana e difficile da mettere in pratica riguarda una approvazione immediata della legge antifrodi che comprende pure l’introduzione di una norma che obbliga a comunicare la copertura assicurativa RC Auto per il rilascio e l’aggiornamento dei documenti di proprietà e circolazione dei veicoli. Il sistema è già stato ampiamente collaudato e si è dimostrato un vero successo nei tanti Paesi Europei dove è già attivo e presto potrebbe essere una realtà pure in Italia.