Prestito scuola 2012 da Bancapulia

di isayblog4 Commenta

 Il prestito per la scuola 2012, di Bancapulia, è un finanziamento personale che aiuterà i giovani a realizzare il proprio percorso formativo attraverso un valido supporto creditizio che possa aiutarli a sostenere le spese necessarie per garantirsi l’acquisizione delle opportune conoscenze. Cerchiamo di vedere insieme quali siano le principali condizioni economiche e contrattuali del prodotto, e come procedere alla richiesta di questo prestito personale, sempre più domandato con l’avvicinarsi dell’avvio della nuova stagione scolastica e accademica.

Come intuibile, il prodotto creditizio in questione fa parte di un insieme di servizi che la banca del gruppo Veneto Banca ha predisposto per permettere alla propria clientela di investire al meglio nella propria formazione, costruendosi così un futuro maggiormente sicuro. Finanziamenti mirati per la frequenza universitaria, per lo studio delle lingue o ancora per il conseguimento della patente.

Di fatti, le uniche finalità ammesse per la richiesta del prestito per la scuola sono proprio relative alla copertura del costo degli studi e dei corsi di lingue straniere, del pagamento delle tasse universitarie, del costo della scuola guida per moto e auto (qui un simile finanziamento: Prestito per la scuola 2012 da Veneto Banca).

Sul fronte delle più importanti condizioni, emergono un importo del finanziamento compreso tra un minimo di 500 euro e un massimo di 5 mila euro, una durata del piano di ammortamento pari a 24 mesi, assenza di spese di istruttoria e di incasso rata, presenza di un tasso di interesse variabile, calcolato sulla base dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread pari a un punto percentuale.

Proprio la presenza di un tasso di interesse variabile garantirà alla clientela dell’istituto di credito la titolarità di un piano di ammortamento che sarà formato da rate di importo in linea con le condizioni di onerosità del prodotto, garantendo pertanto allo stesso cliente la possibilità di avvantaggiarsi in caso di flessione dei tassi di riferimento dei mercati e, di contro, esponendolo al rischio di subire effetti negativi in caso inverso.

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