Se prima potevano permettersela quasi tutti o almeno quelli che lavoravano, adesso con il procedere della crisi economica pure l’auto diventa un bene di lusso e per i giovani rimane un sogno impossibile. Non va meglio a coloro che la possiedono già, spesso costretti a venderla perchè con il lavoro che manca è difficile mantenerla. Lo conferma l’Unrae parlando di una severa diminuzione delle immatricolazioni delle auto soprattutto da parte di chi non ha raggiunto ancora i trenta anni. Purtroppo a volte neppure i genitori riescono ad aiutarli i ragazzi e allora si torna alle sane passeggiate a piedi o agli scomodi mezzi pubblici.
Per i giovani però si fanno avanti prestiti ad hoc erogati dalle banche anche per situazioni come quella della scelta di una vettura. Le quattro ruote, dal canto loro, costano sempre di più a causa dei tanti optional presenti e prendere la propria seguendo i gusti personali diventa difficile. Per le nuove generazioni mettere soldi da parte è impossibile e a soffrire di più di questa situazione sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 29 anni. Il Centro Studi Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere presenti in Italia ha svolto una indagine in merito che non lascia spazio a dubbi.
Si fanno strada, quindi, i prestiti auto ad hoc per i trentenni con una serie di agevolazioni al credito ma ancora non si sono registrati grossi cambiamenti in positivo. Già nel 2010, si è avvertito un calo con l’acquisto da parte degli under 30 di 23 veicoli per 1.000 giovani, contro i 30 venduti nel 2005. Sull’argomento è intervenuto Sirio Tardella, Direttore del Centro Studi Unrae il quale ha detto: “Mentre la flessione complessiva del mercato globale dei privati nei 5 anni è stata del 17% quella delle fasce giovanili si è attestata addirittura al 28,4%. La difficoltà reddituale delle fasce giovanili, connesse alla precarietà occupazionale e alle crescenti problematiche di accesso al credito”.