Gli italiani e il mutuo a tasso fisso

 I primi sei mesi del 2011 hanno mostrato una tendenza degli italiani più che chiara: i mutui a tasso fisso richiesti hanno superato il 47 per cento come conferma anche il noto sito del settore mutuionline. Parliamo quindi di un netto aumento rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno. In quel caso, infatti, si parlava solo del 19 per cento. Il mediatore on line ha condotto una ricerca accurata che non ha lasciato grossi spazi a dubbi e a fronte di questo si registra pure un deciso calo nella scelta del tasso variabile. L’aumento dei tassi di interesse difficilmente controllabili del resto, preoccupa non poco e allora per le famiglie con il portafoglio sempre vuoto è meglio non rischiare.

Nel 2010  il dato rappresentativo dei finanziamenti ipotecari indicizzati per la casa era fermo intorno al 48%, ma oggi le cose vanno peggio e si arriva al 25,5%. In linea generale si assiste ad un momento di grande confusione e i nuclei famigliari, soprattutto quelli creati di recente non sanno bene come comportarsi. Se da un lato si ha paura degli aumenti, dall’altro gli effetti della crisi economica si fanno ancora sentire ed infatti il lavoro fisso è impossibile da ottenere e cresce il numero di  precari. Questo non fornisce alla banca le garanzie giuste e allora il mutuo non viene acceso.

In merito all’importo medio erogato in questi primi sei mesi dell’anno, parliamo di circa 127 mila euro in calo rispetto ai 133 mila circa del semestre precedente. La cifra da finanziare, invece, resta sempre tra il 70 e l’80 per cento, cioè il massimo che la maggior parte delle banche eroga. Un piano di ammortamento che non cambia mai per un mutuario che vive una situazione non certa è più tranquillizzante, perchè almeno conosce la cifra esatta che dovrà sborsare ogni mese e non avrà mai brutte sorprese, provando un rischioso variabile.

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