Le ultime mosse della Bce favoriscono la scelta di questo tipo di finanziamento su base Euribor.
Per via de la posizione eccezionalmente favorevole degli indici di riferimento, confermata dalle recenti iniziative della Banca Centrale Europea, in tema di mutui casa si prospetta una crescita rilevante dell’opzione a tasso variabile su base Euribor.
La convenienza di questa scelta, che il cliente può in molti casi constatare già dall’iniziale calcolo della rata del mutuo, può far mettere da parte le resistenze legate al rischio implicito di un eventuale futuro aumento della rata, pur sempre da tenere in conto verificando di poter far fronte senza grossi problemi a questa evenienza. La scelta di un mutuo a tasso misto, caratterizzato dalla possibilità, a scadenze concordate, di cambiare la tipologia di tasso applicato, può rappresentare in alcuni casi un buon compromesso. Vediamo qualche esempio.
Ubi Banca ha da poco tempo lanciato un’offerta per mutui a tasso misto di durata non superiore a 20 anni e per importi non superiori al 50% del valore dell’immobile, che vede applicato per i primi due anni un TAN dello 0,99%, TAEG massimo 2,59%. Dopo due anni il cliente può scegliere se proseguire con un mutuo a tasso fisso o passare a un tasso variabile su base Euribor 3 mesi. Lo spread è in entrambi i casi dell’1,35%. La possibilità di scegliere la soluzione di tasso più conveniente resta aperta ogni due anni fino alla scadenza del finanziamento. L’importo minimo finanziabile è di 30.000 euro, massimo 500.000 euro, sempre nei limiti stabiliti dal valore dell’immobile ipotecato. Per accedere alla promozione la richiesta va inoltrata entro il 31 maggio, e il mutuo stipulato entro il 31 luglio 2016.
Per i mutui acquisto stipulati entro il 31 maggio 2016 Intesa Sanpaolo offre invece un tasso variabile conspread a partire dall’1,15%. Questo valore si applica ai mutui acquisto e alle surroghe di importo non superiore al 50% del valore dell’immobile, su una durata massima di 10 anni.