Un prodotto 'particolare' per l'Italia.
Durante gli ultimi anni l’offerta di prestiti per la casa annovera un prodotto innovativo, almeno per la tradizione italiana, che risponde al nome di contratto di risparmio edilizio.
Ad oggi posizionato sul mercato da un unico operatore (appartenente a un gruppo bancario tedesco), il prodotto in questione risulta costruito intorno all’idea – molto diffusa in Germania – di offrire un mutuo in certa misura auto-finanziato: ovvero un mutuo alimentato almeno parzialmente dai risparmi (e dai correlativi interessi maturati medio tempore) che, prima della acquisizione del finanziamento, il beneficiario di quest’ultimo abbia depositato – sulla base di un piano finanziario originariamente concordato – presso il soggetto erogatore del prestito.
La peculiarità della figura appare dunque da ravvisare nella adozione di un meccanismo volto a subordinare la concessione di un finanziamento per l’acquisto e/o ristrutturazione di un immobile (nella normalità dei casi, quello da destinare ad abitazione) al previo accumulo, da parte dello stesso soggetto aspirante al prestito, di una provvista suscettibile di coprire una parte (più o meno) significativa dell’importo da ricevere a mutuo.
Ne consegue che il cliente non otterrà fin da subito il relativo numerario, ma, almeno per una prima tranchedel rapporto, verrà a dare in favore della banca: corrispondendo una pluralità di versamenti, destinati a formare (unitamente agli interessi medio tempore riconosciuti sulle somme consegnate) un depositotendenzialmente vincolato all’ottenimento di un prestito per l’acquisto di un immobile residenziale.
A segnare il secondo step della operazione sarà proprio la concessione di un finanziamento il cui ammontare sarà determinato sulla base di una formula matematica che tiene conto della entità delle somme depositate (maggiorate degli interessi medio tempore maturati) e della durata del periodo di accumulo, mentre gli altri elementi essenziali (durata e tasso di interessi) vengono normalmente fissati sin dalla sottoscrizione del prodotto. Naturalmente, il montante dei risparmi accumulati (al lordo degli interessi) andrà scomputato dall’importo da restituire.