Mutui: in Italia più cari

di isayblog4 Commenta

 Ancora una volta, l’Italia diventa fanalino di coda e, di nuovo in senso negativo. Si, perchè i mutui nel Belpaese sembrano essere più cari rispetto al resto d’Europa. Gli abitanti del Belpaese, a tal proposito, spendono di più in costi bancari per mutui o credito al consumo. Non si tratta di tendenze o supposizioni, ma di triste realtà, più volte monitorata e ora resa nota da due delle più note associani in difesa del cittadino: Adusbef e Federconsumatori. Basti notare il gap fra i tassi applicati dagli istituti nazionali e quelli europei e si noterà subito una risalita dello 0,45%. La differenza sul credito al consumo è addirittura dell’1.18%.

Da mesi le due associazioni dei consumatori, tengono d’occhio la situazione per valutarne tutti gli aspetti e da tempo ormai segnano i costi delle operazioni bancarie, soprattutto in vista degli aumenti dei tassi annunciati nelle scorse settimane dalla Bce. Dato che potrebbero arrivare tempi più duri per le famiglie italiane, è il caso di comprendere in tempo la tendenza di mercato. L’aumento, è stato stimato già nel mese di marzo e avrà forti ripercussioni, soprattutto su coloro che avevano stipulato un mutuo variabile con aumenti annui del costo della rata fino a 600 euro.

Ancora, a pesare come un macigno sul conto corrente, adesso, c’è anche la tassa sul contante. Una commissione da 1 a 3 euro per prelievi allo sportello.Vita sempre più dura, quindi, soprattutto per gli anziani che sono poco abituati al bancomat e prelevano saltuariamente allo sportello. L’Abi, associazione bancaria italiana, ha già chiesto agli istituti di credito di lasciare almeno una tipologia di conto corrente senza commissioni sui prelevamenti di contante. A pagarne le più dure conseguenze sono, come al solito, le categorie più deboli e, inoltre, le notizie degli ultimi giorni che parlano di aumenti, non tranquillizzano affatto chi ha già dei debiti da saldare.

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