Grandi novità nel settore dei mutui concessi alle imprese, soprattutto in merito alla possibilità da parte degli istituti di credito di modificare unilateralmente i contratti di prestito precedentemente sottoscritti. Tra le banche e le aziende, infatti, è stato trovato un accorso sul tema e al Governo sarebbero pronti a rendere tutto ciò un emendamento al decreto sviluppo, ora all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera.
Del resto la stessa Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, aveva parlato di necessità che avvenissero urgentemente delle modifiche sull’argomento. Si era quindi mostrata molto scontenta del fatto che fosse concesso alle banche la possibilità di derogare alle regole fissate dal Testo unico delle norme bancarie (articolo 118) sulle modalità di cambiamenti unilaterali delle condizioni contrattuali. Da tale situazione erano esclusi soltanto i consumatori e le micro-imprese.
Attualmente le cose sono in totale evoluzione in modo da tutelare tutte le parti nella stessa maniera. Se da una parte si trovano proprio gli istituti di credito che devono mantenere un equilibrio difficile con una serie di variabili ancora sfavorevoli, dall’altro ci sono le impresse che senza nessun motivo, potrebbero vedersi cambiate le condizioni che prima avevano deciso per un acquisto. Questo vale per i mutui e per tutti i contratti di lunga durata. La chiave di tutto è come sempre l’aumento degli interessi. Adesso si spera in una totale abrogazione della lettera g, comma 5 dell’articolo 8, secondo cui “ai contratti in corso alla data di entrata in vigore del decreto sviluppo (13 maggio scorso), stipulati con soggetti che non siano consumatori o micro-imprese, le banche e gli intermediari finanziari, entro il 30 giugno 2011 comunicano le modifiche apportate ai contratti di lunga durata”. Al massimo, durante la stipula dei contratti, si potrà decidere di indicare chiaramente quali potrebbero essere al presente e in futuro, le clausole contrattuali oggetto di modifica, ovvero i casi in cui è possibile rivedere le condizioni del finanziamento