E’ un dato di fatto, ma una regola ancora troppo dura da accettare soprattutto in un periodo di crisi in cui i lavori sono precari, gli impieghi nuovi con contratti indeterminati impossibili da trovare e il futuro è incerto per quasi tutti. Se i più grandi hanno già avuto la fortuna di poter vivere un un’epoca meno complessa, per i giovanissimi tutto è difficile e se la banca richiede garanzie che non si hanno, la casa resta un sogno.
Per fortuna molti ragazzi, single o in coppia, oggi, possono contare su proprietà che appartengono ai genitori o ai nonni che possono essere vendute o essere messe in garanzie, ma altrimenti non si vedono grossi spiragli, almeno attualmente. Secondo una nuova ricerca dell’osservatorio del sito internet mutui-internet, a richiedere un mutuo sarebbero soprattutto i giovani lavoratori, che dispongono di una buona base di liquidità, quindi, ed è facile capire il perchè.
I dati raccolti confermano che l’età media di coloro che hanno acquistato una casa accendendo un mutuo quest’anno, nel periodo compreso tra marzo a giugno 2011 sarebbe stata pari a 37 anni, quindi non parliamo proprio di adolescenti insomma. Se guardiamo alla maggiore età in tema di scelta delle quattro pareti domestiche, ecco che i richiedenti di un mutuo più grandi si trovano, in Italia, nella zona della Basilicata, dove l’età media per indebitarsi è pari a 43 anni. In Val d’Aosta, invece, le cose cambiano del tutto e l’età scende drasticamente a 34 anni come età media di stipula di un mutuo. Cosa comprano coloro che possono, la prima o la seconda abitazione? Tra i mutui richiesti in questo primo semestre, appare chiaro che il il 65,57% delle richieste alla propria banca di riferimento ha riguardato operazioni di acquisto della prima casa, il 14,84% la portabilità del mutuo già in corso di ammortamento, il 5,25% l’acquisto della seconda abitazione.