Crisi economica, licenziamenti, soldi che mancano: il tutto dovrebbe corrispondere con una diminuzione progressiva dei prezzi e invece sta avvenendo esattamente il contrario. In particolare, tale tendenza sta riguardando il mercato dei mutui e chi non ha scelto ancora le proprie quattro pareti domestiche, sa già che almeno per un poco dovrà rinunciare a realizzare questo sogno. Del resto, mancano anche le garanzie, quelle stesse che permettono alla banca di fidarsi e di concedere il tanto sospirato prestito. Ecco che il settore, già non proprio in buone acque, crolla del tutto e secondo secondo i dati Crif, le richieste solo a novembre sono calate del 46%, quasi dimezzate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Del resto i consumi in generale hanno avuto uno stop, tanto che persino il Natale e oggi stesso, primo giorno dell’anno, si sono fatti notare per acquisti ridotti al minimo. Per l’acquisto della casa, quindi, meglio rinviare, soprattutto guardando chi adesso si trova in difficoltà a pagare le rate mensili. I beni a lunga scadenza, quindi, restano i più penalizzati e non va diversamente, ad esempio, per il settore dell’auto e degli elettrodomestici.
A intervenire sull’argomento ci ha pensato Enrico Lodi, direttore generale credit bureau services di Crifil quale ha detto: “Gli italiani in mancanza di una chiara prospettiva sul futuro si confermano formiche e non cicale. La debole dinamica potrebbe essere attribuita sia a cause razionali sia a fattori percettivi, quali appunto il peggioramento delle aspettative”. A livello di mutui comunque, in Italia non va diversamente che all’estero anche se questo non vuole certo dire che “mal comune mezzo gaudio”. problemi del genere li vive pure la Spagna ad esempio che ha visto dimezzare a ottobre le richieste e la Gran Bretagna che non registrava acquisti così bassi dal 1974 riguardo all’acquisto delle case e il futuro non appare per nulla roseo.