I numeri che spiegano il boom di richieste, da un anno a questa parte. Chi sottoscrive questo finanziamento risparmia complessivamente 26.000 euro.
Se fino a un anno fa occorrevano 727 euro al mese per sottoscrivere un mutuo a tasso fisso, oggi ne bastano 618. Il taglio è dunque drastico. Ci sono ben 109 euro (in meno) di differenza che, proiettati sull’intera durata del finanziamento, significano un minor esborso pari a 26 mila euro.
Indubbiamente questi numeri sono sufficienti a spiegare come mai le richieste di prodotti a tasso fisso negli ultimi mesi stiano conoscendo un vero e proprio boom: secondo gli ultimi dati rappresentano i tre quarti delle erogazioni e stanno portando alla crescita complessiva del mercato, perché una discesa così decisa dei fissi ha portato all’aumento di richiesta non solo di nuove erogazioni ma anche di surroghe perché l’operazione ora è interessante anche per chi ha in corso un mutuo indicizzato. A fronte di un lieve incremento del costo ci si mette in sicurezza per il futuro. Le banche oggi possono permettersi tassi così bassi per il costo minimo della raccolta e spingono sul fisso perché chi lo sottoscrive ai livelli attuali ben difficilmente avrà convenienza a surrogare in futuro.