ISC: quanto costa un conto corrente?

di isayblog4 Commenta

 ISC ovvero indice sintetico di costo: di cosa si tratta?

Manca un mese alla fine dell’anno; è tempo di bilanci! Come prevede la normativa ogni correntista riceverà insieme all’ultimo estratto conto trimestrale dell’anno un documento che riporta i costi relativi all’utilizzo del conto corrente il cui totale viene addebitato in un’unica soluzione esattamente in concomitanza del 31 dicembre.

Tipicamente trattasi di voci inerenti le spese di tenuta conto, gli interessi passivi del fido, etc. Molto spesso però rappresentano delle vere e proprie sorprese. Cosa fare allora una volta che si scopre che la propria banca ha addebitato dei costi di cui non si era a conoscenza? Come ci si può orientare se si vuole cambiare conto corrente?

Da quest’anno a seguito dell’entrata in vigore della nuova Normativa sulla trasparenza bancaria, Banca d’Italia obbliga tutti gli istituti a riportare sui documenti di sintesi dei conti correnti il cosiddetto ISC indice sintetico di costo ossia un valore espresso in euro che rappresenta il costo medio annuo di un conto corrente.

L’ISC di un conto corrente viene calcolato in funzione del profilo della clientela che intende utilizzarlo e che Banca d’Italia ha individuato nei 7 (6 “flat” e 1 “a consumo“) riportati qui di seguito:

  1. giovani (164 operazioni annue): questo tipo di utenti predilige le carte prepagate e le operazioni online
  2. famiglie con bassa operatività (201 operazioni annue): bancomat e servizi legati a mutui e finanziamenti
  3. famiglie con media operatività (228 operazioni annue): carta di credito e bancomat e servizi legati a mutui e finanziamenti
  4. famiglie con alta operatività (253 operazioni annue): carta di credito e bancomat, servizi legati a mutui e finanziamenti e servizi di investimento
  5. pensionati con bassa operatività (124 operazioni annue): utenti che preferiscono l’uso dello sportello tradizionale
  6. pensionati con media operatività (189 operazioni annue): bancomat e servizi di investimento
  7. operatività bassa (conti a consumo – 112 operazioni annue):  utilizzo limitato a funzioni di pagamento

In questo modo si viene ben supportati nella valutazione del conto corrente più adatto alle proprie esigenze e soprattutto non si rischiano le brutte sorprese.

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