E’ di questi giorni la notizia, riportata dalla stampa e messa in gran risalto anche dalle televisioni, di una mega-truffa finanziaria “stile Madoff” nella quale sono incappati nel nostro Paese anche personaggi ben noti. Il caso, il primo di una lunga serie visto in questi ultimi anni, riporta in auge le criticità ed i rischi legati agli investimenti. Il risparmiatore prudente, che mira a preservare il capitale, non si fa chiaramente abbagliare da rendimenti elevati e chiaramente fuori mercato, ma si accontenta di relativamente poco e soprattutto si affida ad un emittente solido che può essere una banca, magari un colosso del settore, ma anche lo Stato o la Posta. Gli investimenti “sicuri” a basso rischio per eccellenza sono quelli che offrono la garanzia massima, ovverosia quella statale, ad esempio acquistando i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), che rendono poco ma che offrono un rendimento certo e fisso ed il rimborso/restituzione del capitale alla scadenza.
Stessa musica anche per i prodotti postali come i libretti di risparmio ed i buoni fruttiferi. Entrambi godono infatti della garanzia statale a fronte dell’emissione che è a cura della Cassa Depositi e Prestiti. I buoni fruttiferi, oramai da parecchio tempo, si possono sia stipulare alla “vecchia maniera”, ovverosia recandosi presso gli Uffici di Poste Italiane, sia direttamente online se si è anche titolari del conto corrente BancoPosta online.
Per due ragioni possiamo definire “sicuri” anche gli investimenti nei conti di deposito online. Questo quando ci si affida ad un emittente solido, e perché questi prodotti, comunque, godono delle tutele e delle protezioni, per il risparmiatore, del Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Al riguardo ricordiamo come siano parecchi i conti di deposito online presenti sul mercato: dal Conto Arancio di Ing Direct a Rendimax di Banca Ifis e passando per il Conto Deposito di CheBanca! e tanti altri.