I tassi salgono? Ecco come difendersi

di isayblog4 Commenta

 Non può certo durare per sempre il periodo di tassi bassi e, quindi, prima o poi, ci si deve preparare al momento in cui saliranno, anche vertiginosamente cambiando improvvisamente lo scenario economico familiare e generale. Come difendersi da questa probabilità neppure tanto remota? Se l’inflazione si è mantenuta a livelli discreti, molti analisti sono pronti a giurare che già fra una manciata di mesi, forse alla fine dell’anno, il tasso Bce potrà salire al 2,5 per cento. Il periodo positivo dei tassi in discesa, comunque, sembra essere un ricordo che via via si allontanerà, soprattutto a ben vedere il dato sull’andamento dei prezzi al consumo di febbraio, legato ad un rialzo del +2,4 per cento. Parliamo di una cifra che si è andata moltiplicando rispetto al 2008 in modo piuttosto veloce. A preoccupare ancora di più, poi, i movimenti sui tassi di interesse che riescono a trovare, talvolta, impreparati persino gli investitori.

Secondo il governatore della BCE Jean Claude Trichet i tassi di interesse potrebbero subire delle modifiche in rialzo già da queste settimane, con un minimo ritocco che, però, porterà il costo del denaro in Europa dall’1 all’1,25 per cento. Per i risparmiatori, quindi, non è proprio il momento di abbattersi, ma anzi di reagire, anche perchè non si parla affatto di fine della crisi economica e, in ogni caso ci vorrà del tempo prima che la situazione si normalizzi. Allora è urgente salvaguardare i risparmi della famiglia.

Al momento investire il risparmio negli strumenti di liquidità non è più sufficiente a salvaguardare il valore reale del capitale e ciò è riscontrabile anche se il rendimento dei bot a un anno è cresciuto negli ultimi due mesi. Tuttavia i buoni ordinari del tesoro a dodici mesi pagano un interesse netto dell’1,47%, quelli a sei mesi dell’1,20% e quelli a tre mesi dello 0,66%.Difficile restare al passo, dunque, pure per i conti di deposito online, i cui interessi sono tassati al 27% e che offrono mediamente rendimenti del 2% lordo. Insomma, il segreto sarebbe quello di essere in grado di prevedere con un discreto margine reale l’andamento futuro, per investire al meglio il proprio denaro. Innanzitutto, bisogna comprendere se la crisi inflazionistica e l’aumento dei tassi è un fenomeno temporaneo, ma attualmente nessuno è in grado di rispondere a tale domanda. Una delle speranze è che la crisi politica del Nordafrica possa risolversi a breve e il costo del greggio possa tornare a scendere. Gli specialisti del settore, parlano di convenienza nella sottoscrizione di obbligazioni indicizzate al tasso di inflazione quando il tasso di aumento dei prezzi al consumo è superiore al 2%. Viceversa è più opportuno puntare sui Btp tradizionali.

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