Le banche centrali continuano a tenere i tassi al minimo, per stimolare l'economia.
In Europa e nel mondo occidentale in generale, siamo nel periodo in cui i tassi d’interesse sono bassissimi, al minimo storico. Complice la crisi, che ha costretto le banche centrali a diminuire il costo del denaro per incentivare i prestiti.
Infatti questo è un modo che hanno le banche centrali di combattere la crisi. Ma questa crisi è talmente lunga e grave, che i banchieri sono dovuti scendere ai minimi storici, e per molto tempo. Secondo quanto trapela dalla Bce infatti, i tassi rimarranno invariati almeno fino alla fine dell’anno, ma non è da escludere che anche il 2020 sarà un anno “magico” per i mutuatari.
I tassi oggi
Infatti la Federal Reserve ha appena abbassato il costo del dollaro, imitando la canca europea, proprio per far fronte alla debolezza economica. Generalmente è l’Europa ad imitare l’America, ma stavolta è il contrario.
È vero che il vecchio continente soffre da tempo di debolezza, ed è quindi di fronte a scelte obbligate. Ma il denaro non era mai costato così poco, tanto che le rilevazioni fatte da Il Sole 24 ci parlano di un giugno record. Il denaro in Italia costa appena l’1,68% di media. Ovvero sono scesi di nuovo, spingendo le compravendite di immobili.
Non a caso, il noto quotidiano economico, dice che i tassi sui depositi verranno di nuovo tagliati. Intanto Eurirs, con i titoli di stato tedeschi in negativo, è hai minimi storici. Anche l’Euribor è al minimo, ovvero allo 0,398%.
Sui depositi i tassi andranno a -0,5%. I mutuatari quindi risparmieranno ancor più soldi sui mutui, e il consiglio è quello di stipulare dei mutui a tasso variabile, o meglio a tasso misto, in modo da rivedere le proprie posizione in base alla contingenza del momento.
La situazione perdurerà, molto probabilmente, anche grazie alle incertezze politiche e d economiche, che continuano a non far volere l’economia americana ed europea. Negli Stati Uniti l’effetto Trump non c’è stato, anzi, il presidente, con le sue continue dispute commerciali con la Cina, non riesce a stimolare né i mercati, né l’economia domestica.
In Europa invece, la situazione stagnante della Brexit e dell’Italia sembrano vanificare, in parte, la leggerissima ripresa economica.