Aumentano le transazioni elettroniche, anche se diminuiscono gli utenti che preferiscono sempre più prepagate e carte di debito. I dati dell'Osservatorio ufficiale.
La forma di pagamento preferita dagli italiani? La carta di credito. Il numero delle transazioni effettuate, infatti, è cresciuto di gran lunga nell’ultimo periodo.
Questo dato, però, contempla una serie di ‘contro’. In primo luogo il numero delle carte di credito è calato visibilmente. Sono sempre di meno quelle in circolazione, per effetto di un aumento delle carte di debito e delle carte prepagate. Secondariamente gli importi delle singole transazioni sembrano diminuire per via della volontà e della necessità di risparmiare che occupa i consumatori da tempo.
A riportare questi dati è l’Osservatorio sulle carte di credito, principale contenitore di informazioni per il comparto. Informazioni che vengono diffuse da enti di tutto rispetot quali GfK Eurisko, Assofin e Crif Decision Solutions.
I dati si riferiscono nello specifico al 2013, ma sono confermati anche per quanto concerne buona parte del 2014 in quanto sono stati messi a confronto con quanto accade attualmente e con quanto accadde negli anni passati. Una comparazione tra 2010, 2012, 2013 e 2014 ha fatto rilevare l’aumento dei pagamenti elettronici tra il 2012 e il 2013 per una percentuale che si avvicina ai sei punti. Nel contempo, però, c’è stato un calo dell’importo medio annuo pari al 5%. Sono inoltre di meno coloro i quali utilizzano le carte di credito. Quest’ultimo indice fa segnare una diminuzione del 3,2%.
Una diversificazione tra le diverse metodologie di pagamento è pertanto necessaria, dal momento che se vanno verso una minore diffusione le carte di credito non si può dire lo stesso per ciò che concerne le carte di debito. Questa forma di pagamento, infatti, fa segnare il +10,9% di tessere in circolazione. Lo stesso dicasi per le carte prepagate, che fanno registrare un +5,5% molto convincente. Queste ultime registrano anche un numero di transazioni in significativo aumento: +30,9%.
