Crollo delle borse, crisi economica, arrivo dell’euro: se è vero che al peggio non c’è mai fine l’Italia e buona parte del mondo, in questi anni hanno dovuto sopportare un peso sempre più gravoso. Il risultato è che le famiglie sono sempre più indebitate e non arrivano a fine mese. A soffrire di più sono quelle del meridione e quindi l’Adiconsum, nota associazione dei consumatori propone per settembre, al termine delle ferie estive, un tavolo tra associazioni dei consumatori, associazione bancaria e associazione delle società finanziarie per comprendere insieme come muoversi per aiutare chi è in serie difficoltà, ancora di più se ha comprato casa.
Il costo della vita aumenta in modo esponenziali e le rate dei prestiti sono difficili se non impossibili da onorare e rinunciare all’investimento più importante come l’acquisto di una casa è eccessivamente doloroso. L’aumento dei tassi di interesse poi ha dato il colpo di grazia a quanti già non ce la facevano proprio ad andare avanti. In media ogni gruppo familiare è indebitato mediamente per poco meno di 20mila euro. Quali sono le cause che portano a tutto questo? Per prima cosa appunto il mutuo della casa e i prestiti per comprare altri beni.
Il record in questo senso riguarda la provincia di Taranto, con un indebitamento in una decina di anni del 198%, a Caserta si è registrato un più 186% e a Napoli, un più 184%. Di recente sull’argomento è intervenuto il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi il quale ha ribadito: “la propensione al risparmio delle famiglie si è ridotta e i prestiti contratti sono cresciuti a un ritmo maggiore rispetto a quello del 2009, in particolare per quel che attiene ai mutui”. Solo nel 2010 si è quindi messo da parte meno denaro segnando un 12,1% pari all’1,4% in meno rispetto all’anno precedente. Il tutto si può notare già analizzando l’andamento dei consumi delle famiglie, soprattutto appunto quelle meridionali.