Il panorama che emerge dalla bussola del Crif rassicura gli acquirenti.
La cornice è la seguente: i tassi sono attualmente ai minimi storici. I prezzi bassi e ancora in lieve diminuzione) sembrano esserci tutte le carte in regola per un consolidamento della graduale ripresa che si sta verificando nel campo delle compravendite residenziali.
È il quadro che viene fuori dalla Bussola Crif relativamente al mercato del credito legato all’immobiliare relativa al terzo trimestre del 2015.
«Dopo 5 trimestri di continua riduzione del peso delle richieste di mutui con finalità acquisto casa sul totale delle richieste raccolte sul canale online – sottolinea l’osservatorio – finalmente nel terzo trimestre 2015 si registra un primo rimbalzo». Ad ottobre il loro peso era infatti pari al 46% delle richieste, contro una media del 36% del secondo trimestre 2015.
Scendendo nel dettaglio dei tassi, i dati circa gli andamenti dei prezzi per i nuovi mutui proposti dalle banche nel corso del terzo trimestre 2015 mostrano che la media dei migliori spread per un mutuo a tasso variabile e fisso passano rispettivamente da un 1,7% e 1,3% nel secondo trimestre 2015 a un 1,6% e un 1,1% nel terzo trimestre 2015: «Tale trend è atteso in continuo rafforzamento nel corso del quarto trimestre 2015, trimestre chiave in cui i principali gruppi bancari iniziano a costruire i risultati di erogazione relativi all’anno seguente».
L’andamento dei prezzi degli immobili residenziali, sulla bse delle perizie, nel terzo trimestre segna un’ulteriore riduzione, pari a -1,9% dopo aver registrato un -2,5% nel secondo trimestre 2015.
La stabilizzazione delle condizioni sul mercato porta con sé una ripresa del peso delle richieste di nuovi mutui a tasso variabile, che dopo essersi ridotto dal 73% del totale preferenze nel secondo trimestre 2014 al 50% nel secondo trimestre 2015, recupera in importanza spiegando nel terzo trimestre 2015 il 58% del totale richieste. Incidono su tale dinamica – afferma la Bussola – un aumento degli indici di riferimento Irs (la scadenza a 20 anni è passata dallo 0,70% dell’aprile 2015 all’1,50% odierno) e la progressiva riduzione della componente della domanda di mutui con finalità surroga nel corso del terzo trimestre 2015.