Il danno morale, il dolore e il trauma, non hanno certamente un valore economico e le ferite dell’anima oltre a quelle fisiche provocate dall’assurdo incidente delle nave Costa Concordia, non si rimargineranno mai. Tuttavia, almeno arriverà presto una somma a tentare di strappare un debole sorriso a chi da quella trappola a mare è riuscito ad uscire. Diverso il discorso per chi è morto e non è mai arrivato su una scialuppa di salvataggio. L’amministratore delegato della compagnia, Pierluigi Foschi ha intanto confermato nelle scorse ore: “La Concordia non tornera’ piu’ a navigare. Le polizze assicurative sono sufficienti a far fronte a coprire costi e perdita della nave, oltre alle passivita’ derivanti dall’inchiesta”.
Proprio quest’ultima, ha confermato copre “ospiti ed equipaggio, la nave stessa e, speriamo che non accada, in caso di inquinamento”. Mentre sono definitivamente terminate le ricerche delle 16 persone ancora disperse nella parte sott’acqua della nave, sta continuando il lavoro nella zona emersa ma il pericolo è enorme anche per il maltempo. Sono fermi pure i lavori di preparazione al pompaggio del carburante presente e tutti sono con il fiato sospeso temendo un danno ambientale in una delle riserve più belle d’Europa come quella del Giglio.
Foschi ha detto anche che: “Riteniamo che il relitto non possa essere rimesso in esercizio e la compagnia assicurativa e’ pronta a dichiarare la perdita totale della nave”. Questo però senza contare gli eventuali vacanzieri che non vorranno più partire per una crociera, spaventati per quanto accaduto. Questo tipo di situazione che purtroppo si verificherà potrebbe comportare una perdita di miliardi che creerebbero uno squilibrio dagli effetti non calcolabili sulla compagnia dei mari più famosa di Italia. In attesa di scoprire cosa accadrà intanto per i passeggeri è il momento di usufruire dei benefici dell’assicurazione e cercare di dimenticare al più presto questa terribile tragedia che li ha visti in primo piano.