Per chi stima di non dover utilizzare i propri risparmi per brevi periodi, ed in particolare per la durata di qualche mese, i risparmiatori di norma, al fine di ottenere una remunerazione comparabile o anche superiore a quella dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), puntano sui conti di deposito online, meglio se vincolati. Rispetto ai conti di deposito online “liberi”, ovverosia senza vincoli sulle giacenze, quelli vincolati offrono rendimenti più elevati a fronte sempre del basso rischio connesso all’investimento. Ad esempio, WebSella propone alla propria clientela il conto deposito online vincolato su scadenze che attualmente possono essere di 3, 6, oppure 12 mesi a fronte un tasso di interesse lordo annuo crescente. Nel dettaglio, il tasso annuo lordo fisso è pari a ben il 2,50% per i vincoli di durata pari a 12 mesi, è al 2% per i vincoli a sei mesi, e all’1,50% per i vincoli a tre mesi.
Il tutto a fronte dei vantaggi legati alla solidità di WebSella.it che, tra l’altro, aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il Conto deposito online vincolato di WebSella è sottoscrivibile da parte di quei clienti della Banca online che risultano essere intestatari del conto corrente WebSella.it. A fronte delle scadenze di vincolo sopra indicate, con il conto deposito online vincolato di WebSella si possono investire somme a partire da 1.000 euro a fronte di spese di liquidazione gratuite, ed accredito degli interessi alla scadenza del vincolo.
Per quel che riguarda i costi, gli unici da sostenere a carico dell’investitore sono dati dall‘imposta di bollo che è pari a 14,62 euro, una tantum e dovuta solo all’atto dell’apertura. Il regime fiscale sugli interessi lordi maturati, così come imposto dalla Legge, è pari al 27%. In merito al prodotto WebSella.it raccomanda ai risparmiatori di puntare sul deposito vincolato solo se si è sicuri di poter “mantenere” l’investimento fino alla scadenza; in caso contrario, in ogni caso, i soldi possono essere prelevati dal vincolo parzialmente o totalmente a fronte però di un rendimento riconosciuto pari al 25% rispetto al tasso di remunerazione che è stato definito all’inizio del vincolo.
