Quello attuale non è un periodo roseo per l’economia del nostro paese, ma in queste ultime settimane c’è stato un interessante quanto favorevole incremento dei rendimenti attivi offerti da strumenti di liquidità, con remunerazione, qual sono i conti di deposito. Trattasi di prodotti che già di per sè sono appetibili per il loro basso livello di rischio, ma lo sono diventati ancora di più dopo che con la manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici è stato introdotto il “super bollo” sul deposito titoli per i patrimoni sopra i 50 mila euro. Il tutto a fronte, tra l’altro, di una maggioranza crescente di italiani che è sempre di più poco propensa a forme di investimento rischiose. D’altronde la Borsa italiana è soggetta oramai da qualche settimana a questa parte a veri e propri raid ribassisti che vanno a colpire, spesso anche oltre i fondamentali, un po’ tutte le grandi società quotate.
Allo stesso modo i titoli di Stato a lungo termine offrono rendimenti sempre più interessanti, ma con il rischio di deprezzamenti dei corsi sul mercato. E allora ecco perché investitori e risparmiatori, spesso per “blindare” letteralmente il patrimonio, guardano sempre di più con interesse a prodotti come il Conto Arancio di ING Direct, ContosuIBL di IBL Banca, il Conto Deposito di CheBanca! e, tra gli altri, anche InMediolanum di Banca Mediolanum.
Tutti quelli citati sono prodotti che offrono al momento remunerazioni al netto interessanti, ma anche zero costi su tutta la linea: dall’imposta di bollo, a carico dell’Istituto, e passando per zero euro di costi di attivazione, di gestione e di chiusura. Ed oltre agli interessi offerti sulle giacenze libere, al cosiddetto tasso base, c’è anche la possibilità di guadagnare di più con i vincoli; più lungo è il vincolo, più alto è il rendimento che, ad esempio a 24 mesi, per alcuni conti di deposito arriva attualmente fino oltre il 4% annuo lordo; che non è male!