La crisi c’è, l’aumento costante dei tassi di interesse è innegabile e c’era da aspettarselo, ma alla fine nonostante moltissime famiglie non riescano ad arrivare neppure a fine mese, sono in grado di realizzare il sogno di comprare una casa. Sembra, infatti, secondo recentissimi studi di mercato che almeno il 51 per cento di esse, circa 13 milioni, possa scegliere le proprie quattro pareti domestiche. Magari non è proprio una villa da sogno, ma almeno è un tetto sopra la testa che poi si può modificare con il tempo e piccoli guadagni mensili.
Il dato è abbastanza confortante e segna una netta ripresa nel 2010 rispetto ad un ben più preoccupante 2008, ma comunque non eccellente soprattutto se si calcola che siamo sotto di oltre 10 punti percentuali sul 2004 (62%).A tracciare questo ben preciso quadro della situazione ci ha pensato l’Affordability Index che si è occupata di dare una occhiata alla situazione, valutando l’accessibilita’ delle famiglie al mercato residenziale elaborato dall’Abi su dati dell’Agenzia del Territorio. Il rapporto completo è stato presentato nei giorni scorsi e non lascia spazio ad alcun dubbio su come stia vivendo l’Italia il problema del caro mutui. I prestiti vengiono concessi soltanto a chi ha dei contratti di ferro e sono pochi ma, per fortuna, in tanti possono contare su proprietà o sull’aiuto dei genitori e la scelta di un immobile diventa realtà più facilmente.
A livello di dati, in ogni caso, l’indice mostra una progressiva riduzione, dal 9,5% del 2004 al 6% del 2010, anche se negli ultimi mesi è partita una sorta di inversione di tendenza. L’Abi ritiene che contano maggiormente sulla capacita’ di acquistare una casa i prezzi alti e il minor reddito disponibile, ma ad aiutare le famiglie ci ha pensato il costo del credito. Una situazione, insomma un pò confusa quella attuale che richiede maggiore ordine e chiarezza che soltanto, probabimente, con il trascorrere dei mesi arriverà. Questo almeno è quello che tutti sperano.