Il settore della vendita delle case, vive un momento di stallo ma va meglio se si parla di usato. Del resto tra crisi economica che continua e l’aumento dei tassi di interesse, i disagi si fanno sentire anche e soprattutto in tale settore. La tendenza in questione, parte dagli Stati Uniti dove il mercato degli immobili non ha vissuto nei mesi scorsi un momento particolarmente positivo. Sembra, quindi, che il volume delle proprietà delle abitazioni, ad uso domestico non nuove passate da acquirente a venditore a marzo siano state superiori di quasi il 4% rispetto al volume normale. Stesso aumento se parliamo di case che erano state al centro di un contratto di compravendita nel corso del periodo mensile di immediato confronto precedente.
Se di numeri vogliamo continuare a parlare, quindi, ci sarebbe un giro annuale di circa 5,1 milioni di case, una conferma che fa sorridere di soddisfazione gli operatori del settore, stanchi di grafici e previsioni sempre verso il basso. Se per le famiglie, quindi, i problemi potrebbero essere solo all’inizio per chi guadagna con il mercato dell’immobile, in futuro si potrebbero aprire scenari inaspettati e diversi dall’ultima manciata di mesi. Si sente ancora molto ricorso all’indebitamento bancario, con i mutui che riescono a soddisfare oltre due transazioni su tre.
Un segmento di mercato che è in continua evoluzione, quindi, e che potrebbe essere direttamente legato ai problemi di buona parte di coloro che hanno perso il lavoro di recente o hanno visto la propria busta paga diventare ben più leggera. Moltissime le case pignorate tanto che questa situazione dovrebbe portare ad un ribasso dei valori commerciali. Le famiglie non arrivano a fine mese e neppure a pagare la rata e, quindi, servono agevolazioni immediate. Con degli aiuti concreti, gli italiani potrebbero riprendere a pieno ritmo ad acquistare le case già da subito.