Secondo il Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, anche nel nostro Paese prima o poi si dovrà intensificare il passaggio dall’utilizzo del denaro contante a quello delle carte di credito, di quelle prepagate e delle carte Bancomat, insomma tutto quello che riguarda la cosiddetta moneta elettronica. In questo modo l’Italia potrà allinearsi ed uniformarsi alla media europea visto che ancora nel nostro Paese il tasso di diffusione del denaro di plastica è troppo basso. Inoltre il segretario Dona afferma che l’utilizzo del denaro contante è estremamente costoso per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alle risorse umane coinvolte, alle perdite, alle apparecchiature, ai furti, alla sicurezza, ai trasporti, all’assicurazione e alla vigilanza.
Ma il bello è che tutti quelli elencati sono costi che poi, a sua volta, il sistema bancario “scarica” sull’utente finale, ovverosia sul correntista, su chi usa le stesse carte di pagamento, sulle commissioni varie, incluse quelle per bonifici e prelievi, e sui tassi sui mutui, sui finanziamenti e sui prestiti, e così via. Inoltre, la circolazione del contante incide parecchio sull’espansione dell’economia sommersa e sull’evasione fiscale per effetto della mancanza di tracciabilità.
Pur tuttavia secondo l’UNC, Unione Nazionale Consumatori, a fronte di tutto ciò non si può andare a penalizzare il povero ed onesto correntista andando ad applicare sui prelievi di denaro, il suo denaro, allo sportello, delle commissioni; in questo modo infatti si penalizzano prevalentemente le fasce più deboli. Invece la strada giusta secondo l’Unione Nazionale Consumatori è quella di promuovere in materia di utilizzo della moneta elettronica delle iniziative di informazione, ma anche premi per i clienti più virtuosi, proprio quelli che al denaro contante preferiscono utilizzare le prepagate, e/o le carte Bancomat e/o le carte di credito. Misure, quindi, promozionali e di divulgazione che durano nel tempo ed abbattono i costi, per le banche e per l’utenza.