Secondo il 'Business and Finance Outlook' dell'Ocse, i bassi tassi di interesse che caratterizzano l'attuale scenario finanziario globale, mettono in essere significativi rischi alla vitalità a lungo termine dei fondi pensione e delle compagnie assicurative, nel momento in cui vi è il tentativo di raggiungere gli alti ritorni promessi quando i tassi di interesse erano alti.
I bassi tassi di interesse costituiscono una minaccia per la capacità di solvibilità relativa ai fondi pensioni e alle assicurazioni.
Ciò si evince dal ‘Business and Finance Outlook’ dell’Ocse, stando al quale i bassi tassi di interesse che caratterizzano l’attuale scenario finanziario globale, mettono in essere significativi rischi alla vitalità a lungo termine dei fondi pensione e delle compagnie assicurative, nel momento in cui vi è il tentativo di raggiungere gli alti ritorni promessi quando i tassi di interesse erano alti.
Nello specifico nei comparti assicurativi di Italia, Germania e Stati Uniti “i bassi tassi di interesse rappresentano un particolare problema, a causa dell’alto livello di prodotti di risparmio con alti livelli di ritorni garantiti presenti nel portafoglio delle compagnia assicurative del ramo vita”. Nei prossimi 5 anni – scrive l’Ocse – i fondi pensioni sono previsti in crescita del 26% dai 28.400 miliardi di dollari stimati nel 2014 ai 35.800 miliardi di dollari nel 2019, mentre le compagnie assicurative cresceranno del 33% dai 28.200 miliardi di dollari del 2014 ai 37.700 miliardi di dollari e i fondi comuni avranno un’espansione del 38% dai 33.400 miliardi di dollari del 2014 a 46.100 miliardi di dollari. Pensioni e assicurazioni incontreranno problemi mentre nei loro portafogli bond ad alto rendimento saranno sostituiti da bond a basso rendimento.
Entrando nel dettaglio l’abbassamento dei tassi riguarderà i fondi pensione i quali investono circa il 40% delle loro attività in titoli a reddito fisso, inclusi i bond governativi. “Se i tassi resteranno bassi in futuro – nota l’Ocse – i fondi e gli assicurativi potrebbero riscontrare che i loro asset sono insufficienti per coprire le loro promesse, a meno che non aggiustino le loro pensioni o i pagamenti previsti”. L’Ocse quindi suggerisce di offrire ritorni garantiti più bassi ai nuovi contratti per ridurre i rischi di insolvenza e, in casi estremi, di rinegoziare i termini dei contratti attuali.