La chance di cambiare finanziamento da banca a banca, senza costi di alcun tipo, che si tratti di perizia, notaio o altro perché a sobbarcarseli è la “nuova” banca, è prevista dal 2007 dal decreto Bersani-bis sulle liberalizzazioni dei servizi.
La surroga è ancora conveniente. La domanda è lecita, anzi fondamentale. Già, perché i tassi attuali sono davvero ottimi.
Questo si deve anche al rientro del “caro spread” che durante gli anni della grande crisi era arrivato a livelli doppi, se non tripli, rispetto agli attuali. E pure in quelli precedenti, salvo rari casi, non si erano mai viste offerte simili. Soprattutto sul tasso fisso. Ma andiamo con ordine.
L’opportunità di cambiare mutuo da banca a banca, senza costi di alcun tipo, che si tratti di perizia, notaio o altro perché a sobbarcarseli è la “nuova” banca, è prevista dal 2007 dal decreto Bersani-bis sulle liberalizzazioni dei servizi. E vale per tutti. Unico obbligo: l’importo residuo del mutuo deve rimanere invariato. Mentre tasso e durata possono cambiare. E anzi, vista la briga che ci si prende per fare il tutto, sarebbe proprio il caso che cambino.
Gli esperti, tuttavia, avvertono:
Sia chiaro: le banche non sono obbligate a concedere surroghe. Ma, visti i chiari di luna del mercato con la redditività del trading sui titoli di Stato (loro hobby preferito!) crollata allo “zero virgola” e tendente allo “zero tondo”, è assai probabile che lo facciano. Con i mutui, surroghe comprese, ci guadagnano comunque di più. E quindi? Rispolverate i vostri contratti di mutuo e fate due conti. Potreste scoprire che risparmiare (e parecchio) è possibile. Non per tutti, però. Se vi mancano pochi anni all’estinzione del mutuo, tipo 2-3 su un totale di 20, tanto vale che restiate dove siete. Perché in Italia vige la regola “alla francese” ossia il piano di ammortamento del mutuo carica la maggiore parte degli interessi dovuti alla banca nella prima metà degli anni previsti dal contratto e dunque vi ritrovereste a pagare perlopiù la banca per il disturbo e non a estinguere il capitale residuo.
Il discorso è diverso per chi si trova ancora lontano, lontanissimo dal traguardo e magari abbia un mutuo a tasso fisso. Oggi il cambio fisso per fisso può rivelarsi assai vantaggioso e a metà prezzo! Ai primi del 2000, ma anche negli anni 2012-2013, il fisso quotava abbondantemente sopra il 5-6%, a volte persino 7%, oggi lo si trova tranquillamente sotto il 3%!