Non c’è mai una notizia positiva in termini di mutui: è tempo di crisi e basta insomma. Se da un lato i tassi che sono fondamentali in merito al costo del denaro nella nostra società, in tema proprio di acquisto casa e prestiti in generale restano fermi, lo stesso non vale per le rate. La Bce ha deciso di lasciare infatti invariati i primi all’1 per cento ma, a livello più tecnico, lo spread che regola gli stessi finanziamenti è continuamente ritoccato in salita. Insomma nulla di buono per i consumatori che infatti, come ben sappiamo, il più delle volte desistono dall’acquisto di una casa e sono in forte aumento gli affitti che non permettono di possedere una dimora, ma di certo limitano noie ed ansie.
A parlare dell’argomento e a monitorare in continuazione l’andamento degli eventi, ci hanno pensato Federconsumatori e Adusbef, che hanno presentato una nota congiunta in cui si dice: “in una situazione in cui i finanziamenti diminuiscono a vista d’occhio, le banche hanno escogitato un modo per non intaccare i propri introiti, aumentando i propri margini su ogni mutuo o prestito concesso. Si tratta di una spirale di aumenti del tutto ingiustificata”.
E’ necessario l’intervento dell’Antitrust e dovrebbe essere anche immediato tanto che le associazioni si sono poste proprio in prima linea per chiederne l’intervento. Quest’ultimo dovrebbe tentare quindi di: “di verificare i comportamenti scorretti delle banche alla luce della correttezza di mercato, alla Banca d’Italia ed al Governo si chiede di intervenire immediatamente per controllare questo inaccettabile comportamento delle banche, e prendendo i necessari provvedimenti per contrastare ogni volonta’ speculativa”. Tra dati tecnici complessi e una realtà sotto gli occhi di tutti, la verità che a pagarne le conseguenze in tutti i sensi è sempre il cittadino che deve parare i colpi e tentare di arrivare alla fine del mese anche adesso in piena crisi economica.