Crescono e si parlava addirittura di un numero superiore a 84 mila. Ci riferiamo agli immobili invenduti in Lombardia che rappresentano lo specchio di una Italia in crisi, dove i prezzi sono fin troppo alti e dove nessuno può più rischiare di non poter pagare il mutuo a fine mese. Del resto, quanti sono davvero coloro che possono permetterselo un investimento adesso? Nei giorni scorsi i dati resi noti Daniele Belotti, Assessore al Territorio della Regione Lombardia non hanno lasciato spazio a dubbi, ma non si tratta certamente dell’unica città di Italia in queste condizioni.
Una serie di cifre ancora più allarmanti se calcoliamo che i famosi 84mila appartamenti vuoti sono solo a Milano, ma ce ne sono poi 58.000 a Bergamo e 56.000 a Brescia. L’andamento non mostra flessioni in positivo e ovviamente non si prevede nulla di buono. La tendenza è stata studiata attentamente dal Politecnico di Milano e si calcola che solo nel 2018 ci sarà un grande incremento dei vani invenduti che porterà la cifra del milanese ad arrivare a 85.000 e ancora 135.000 a Bergamo e 107.000 a Brescia.
Insomma il problema è chiaro ma non si sa come intervenire. Da parte della regione però servono di sicuro delle misure di sostegno che permetteranno più facilmente di comprare casa, a giovani e ai più grandi permettendo a tutti o quasi l’accesso ad affitti e mutui. Del resto oggi molti privati preferiscono lasciare vuote le proprie case pur di non “svenderle” a prezzi troppo bassi. Siamo però in piena crisi economica e bisogna sapersi adeguare. Il sistema bancario dal canto suo non vive momenti positivi e le difficoltà sono crescenti anche perché mancano le garanzie adeguate da parte dei consumatori. Solo nel 2011 sono state circa 40.000 le famiglie che hanno subito una procedura di esecuzione di sfratto o pignoramento e il futuro non fa ben sperare.