Se guardiamo al settore immobiliare sappiamo già che è in profonda crisi, ma se ci soffermiamo sul carrello della spesa non sarà difficile accorgersi che ancora una volta il portafoglio degli italiani è destinato a svuotarsi. Solo a gennaio l’inflazione è passata al 3,2 per cento in calo soltanto lieve rispetto al 3,3% del mese di dicembre. I prezzi dei prodotti scelti tra gli scaffali è stato ritoccato in alto e lo stesso vale per i carburanti tanto che l’Istat ha rivelato come per le famiglie sia sempre più difficile andare avanti.
Per quanto riguarda il settore alimentare, in particolare, sono abbastanza cambiati i costi del consumo del caffè e dello zucchero. Nel primo caso parliamo di un +0,5% su base congiunturale e +16,5% rispetto a gennaio 2011. Lo zucchero, invece, ha riguardato un +0,3% e +15,9% su base annua. Ancora, passiamo ai carburanti. L’Istat conferma che il prezzo della benzina è aumentato del 4,9% sul mese precedente e del 17,4% su base annua (dal 15,8% di dicembre). Il gasolio per mezzi di trasporto ha segnato un rialzo congiunturale del 4,7% ed è cresciuto su base annua del 25,2%.
Gli italiani sognao di vincere alla lotteria o con il classico Gratta e Vinci e di cambiare vita o, almeno, di non avere più tutte queste difficoltà. Ecco perciò che l’acquisto in merito non vive altro che primavere e non sente il peso della crisi economica ma, ovviamente, è estremamente difficile vincere somme importanti. Continuano poi i disagi per coloro che avevano acceso un mutuo prima dell’arrivo della grande recessione. Chi non lo ha fatto sembra non pensarci troppo e così si moltiplicano gli annunci delle case in vendita che però restano tali per lunghi periodi. La banca, dal canto suo, non accetta domande da parte di chi ha poche garanzie e in questo modo si sta venendo a creare una situazione di stallo dalla quale, si teme, non sarà facile uscire a breve.