Certo i dati sono parziali e vanno rivisti più in là, magari già alla fine del mese, ma intanto le prime cifre sembrano parlare chiaro e mostrano un netto calo di mutui, a pochi giorni dall’inizio del 2012. Se subito dopo Capodanno si era sperato in meglio, adesso quei deboli cambiamenti in positivo sono rimasti un lontano ed effimero ricordo. Di effettuare i primi studi in merito, si è occupata la Mortgage Bankers Association (MBA), attraverso il proprio Weekly Mortgage Applications Survey e ha parlato di un nuovo e preoccupante calo delle domande.
Il periodo immediatamente successivo al Natale era stato migliore anche se addirittura già dal 23 dicembre al 30 del 2011 il segno meno era stato pari al 3,7% rispetto a prima, ma non ci si era preoccupati più di tanto visto che era normale a causa della festività. Chi doveva accendere un mutuo durante quei giorni così frenetici?
Sull’argomento è intervenuto Michael Fratantoni, vice presidente research & economics della MBA il quale ha detto: “Le richieste di mutuo sono scese nel corso delle festività e l’attività di rifinanziamento continua a costituire la parte più rilevante del business mutui. Le nostre previsioni sono che non ci saranno particolari scossoni almeno fino a febbraio, con anche i tassi di interesse che resteranno allineati con i livelli raggiunti alla fine del 2011”. Secondo la stessa MBA tra l’altro, nei giorni presi in esame, i tassi di interesse dei mutui trentennali a tasso fisso (per importi fino a 417.500 dollari) sono stati pari al 4,07% se parliamo di valore medio con LTV all’80%. Per i jumbo mutui con importi quindi superiori a 417.500 dollari, i tassi di interesse dei mutui di 30 anni a tasso fisso hanno raggiunto il 4,41% sempre con LTV all’80%. Per quel che concerne, infine, i mutui a tasso fisso a 15 anni, sempre a tasso fisso, hanno presentato un tasso del 3,37%, ancora una volta con LTV all’80 per cento.
