Un invito anche piuttosto pressante ad un cliente, affinchè si recasse in sede a regolarizzare il conto ed evitare in questo modo una spiacevole multa di ben 3000 euro. Peccato che la banca non aveva controllato bene l’età del correntista, un bambino di appena 4 anni. Il piccolo destinatario della missiva abita a Foligno e mamma e papà avevano fatto tanti sacrifici per poter aprire questo libretto di risparmio a suo nome. L’istituto creditizio non ha proprio calcolato che il protagonista della vicenda ancora non sapesse leggere e neppure scrivere.
I problemi sono sorti quasi subito, a cominciare dalla consegna. Il portalettere senza la firma del destinatario o una sua delega non poteva consegnare quanto doveva e in nome della legge che ben conosce si rifiutava di lasciarla ai signori in questione. Sono trascorsi dei giorni come ha rivelato il Corriere dell’Umbria, prima che l’ufficio postale si rendesse conto che non era facile chiedere ad un bimbo piccolo di firmare e allora ha deciso di fare una eccezione e di consegnarla al nonno.
In famiglia aperta la lettera sono arrivati dubbi e sorprese apprendendo che la banca pretendeva che l’intestatario del conto si presentasse allo sportello entro il 15 settembre.Secondo il decreto legge del 13 agosto scorso, infatti, è necessaria “la regolarizzazione del libretto al portatore con saldo apparente pari o superiore a 2.500 euro”. Alla fine è stato concesso chiaramente ai genitori di poter risolvere i problema di natura burocratica al fine di evitare conseguenze peggiori e sanzioni pesanti. Di certo però la storia ha incuriosito e ha fatto immediatamente il giro del web. Il bimbo non sa nulla di certo e per qualche anno ancora potrà permettersi di guardare tutte le cose strane che fanno i grandi e magari chiedersi se vale davvero la pena di crescere velocemente in un mondo in cui sembra andare davvero un pò tutto a rotoli.