A Lecco scegliere le proprie quattro pareti domestiche costa meno ma non è un fattore del tutto positivo. Se infatti è garantito un notevole risparmio e un portafoglio leggermente più pieno, l’effetto di tale ribasso è da rimandare alla crisi economica che, ovviamente, non ha risparmiato nemmeno il settore immobiliare e, anzi, lo ha sensibilmente colpito. Qui addirittura sono calati sensibilmente i prezzi e si calcola che nei primi sei mesi dell’anno sono scesi del 5%. Un evento che non si verificava, almeno in tal misura addirittura dal 2008 anno in cui la recessione si è fatta strada non risparmiando nessun ambito.
Una flessione del costo degli immobili che, comunque, interessa gran parte di Italia e fa capo ad una sopraggiunta difficoltà economica dei potenziali acquirenti che chiedono una riduzione del costo delle case. Se quasi nessuno può pagare in sostanza e le dimore restano invendute, non si può far altro che partire con le offerte promozionali, anche per quel che riguarda una casa che comporta sacrifici e esborsi non indifferenti lunghi una vita nella maggior parte dei casi.
Pochissime restano tutt’ora le trattative in atto e non si attendono a breve grosse inversioni di rotta. In ogni caso la riduzione dei costi ha modificato i tempi medi di vendita dell’immobile, ma non troppo. Ultimamente un appartamente che prima si cedeva in un anno, adesso viene venduto in sette mesi circa o anche di meno. In più l’acquirente spiegando la propria situazione non certo felice, quasi sempre riesce a strappare uno sconto del 10% in fase di chiusura della trattativa, cosa che prima non avveniva. Sembrano cifre ridicole ma su un grande costo hanno poi il loro peso. I dati sono stati forniti a seguito di una recentissima indagine condotta specialmente dall’Ufficio Studi Gabelli, agenzia specializzata nella compravendita di immobili e mostrano una situazione chiara e netta.