Non è che sia proprio un caso isolato, ma la tendenza in questa regione e un pò in tutto il sud è in crescita. Del resto perchè vergognarsi se un giovane può comprare casa solo con l’aiuto dei genitori? Con i tempi che viviamo e la crisi economica che non si allontana, pochissimi hanno un lavoro certo e il futuro sembra lontano in qualche modo quasi rubato.In Puglia, quindi, il sessanta per cento dei ragazzi se non vogliono sognare a vita le quattro pareti domestiche devono chiedere liquidità a mamma e papà e qualche volta pure ai nonni. La banca si sa, vuole garanzie e se non si possiede un anticipo comunque la rata mensile è troppo pesante e può segnare la vita profondamente.
Per fortuna in passato ci sono stati anche periodi di difficoltà economiche inferiori e i più grandi hanno messo da parte anche per i figli, non di rado portando a termine degli investimenti vantaggiosi. Gli impieghi poi ora non si trovano e almeno si assicura alle nuove generazioni un tetto sulla testa come si suol dire e la possibilità di crearsi una solida famiglia. Questi tra l’altro rimangono più a lungo a casa dei genitori, come dimostra un nuiovo studio Osservatorio Immobiliare Rubino che si è concentrato sulla Puglia.
A questo punto forse è la voglia di incoraggiarli a trovare la propria strada che li convince a comprare loro anche un piccolo appartamento. Nel 70% i giovani pugliesi under 35 hanno tale tipodi situazione ed è stato confermato, addirittura che i genitori 6 volte su 10 sostengono la spesa per intero. Ad intervenire sull’argomento è stato Andrea Rubino, presidente dell’Immobiliare Rubino, il quale ha riferito: “Sicuramente incidono sia la mancanza di lavoro che, di conseguenza, la difficolta’ dei giovani ad ottenere un mutuo dalle banche, ma da quello che abbiamo verificato in questi primi mesi del 2011 è anche spesso una questione di mentalità. Da una parte, infatti, i genitori si sentono quasi in dovere di contribuire economicamente all’acquisto dell’abitazione dei propri figli, anche per offrire loro una garanzia di futuro in un periodo instabile e difficile come quello attuale, dall’altra i giovani pugliesi sono tendenzialmente poco propensi ad abbandonare le comodità familiari e preferiscono rimandare il più possibile il momento del distacco dalla casa dei genitori”.