Una carta di credito che funziona come un normalissimo strumento di pagamento elettronico, ma che semplicemente con i propri acquisti permette di poter finanziare opere benefiche. E’ questa la principale caratteristica di una carta di credito etica, un prodotto che, sebbene di nicchia, è proposto nel nostro Paese da numerosi istituti bancari e con finalità tra le più varie che possono spaziare dagli aiuti alle famiglie disagiate ai senzatetto e passando per la tutela dell’ambiente. Ad esempio, il colosso bancario europeo Unicredit, tra l’ampia gamma di carte di credito proposte ed offerte, ha ben due carte di credito etiche attualmente stipulabili; la UniCreditCard Classic E, che con i propri acquisti aiuta il prossimo, e la UniCreditCard WWF, che è la nuova carta di credito che permette di sostenere le oasi italiane del WWF.
Nel dettaglio, con la UniCreditCard Classic E il titolare, senza costi aggiuntivi, e senza perdere tutti i vantaggi delle carte di credito della gamma UniCreditCard Classic, destina il 3 per mille del controvalore dei propri acquisti in beneficenza. Trattasi di una carta di credito del circuito di pagamento Mastercard accettata ovunque in Italia ed all’estero, e con la quota associativa annua scontata del 50%, o addirittura gratis, nel caso in cui lo strumento di pagamento sia collegato ai conti correnti “Unicredit Genius Club” oppure a “First”. Con la UniCreditCard Classic E, tra l’altro, è inclusa anche una copertura assicurativa, rigorosamente gratuita, che protegge dai furti sugli acquisti e dagli eventi negativi quando si è in viaggio.
Con la UniCreditCard WWF, innanzi tutto, il titolare ha la possibilità di potersi associare all’Associazione ambientalista a condizioni agevolate. Anche in questo caso il 3 per mille viene destinato, stavolta, al Progetto Oasi WWF; lo strumento di pagamento è sempre associato al circuito MasterCard a fronte di un plafond minimo di 1.300 euro, una quota annuale pari a 31 euro, ed anche in questo caso delle coperture assicurative incluse. Il 3 per mille degli acquisti, escludendo quindi i prelievi, confluisce automaticamente in un apposito fondo gestito da UniCredit Group per sostenere le 100 oasi del WWF che sono presenti nel nostro Paese.
