Siamo abituati a conoscere o almeno a sentire raccontare di persone che qualche anno fa mollando tutto in Italia, hanno ritrovato pace e successo in Australia. Oggi la gran parte di questi professionisti possono contare su ville strabilianti e su posti di lavoro ben pagati, con uno scenario intorno da favola. Eppure forse l’Australia tanto lontana quanto sognata, non rappresenta più quella possibilità di svolta almeno in campo immobiliare. Il settore pare in crisi nera e le previsioni per il futuro sono piuttosto pessimistiche.
Non sono molti quindi gli investitori che nel breve termine punterebbero sull’immobiliare che nell’ultima manciata di mesi è stato messo a dura prova da una serie di situazioni di ogni genere e fa fatica a riprendersi. Un recente report dalla Banca Nazionale Australiana, sui proprietari immobiliari conferma che le speranze di miglioramento immediate sono praticamente pari a zero. Nessun grafico in salita, quindi, sia per i prezzi di acquisto delle case che per quanto riguarda i canoni di locazione.
Nel primo caso, parliamo di cifre diminuite di 2 punti percentuali durante il secondo trimestre dell’anno. Per quel che concerne, invece, gli affitti si è registrato un pesante rallentamento che ha portato a quota 1,3 punti percentuali. Secondo le previsioni della Banca arrivate a seguito di lunghe e accurate osservazioni, i prezzi delle case subiranno un declino di almeno 1,4 punti percentuali durante il prossimo anno. Un cambiamento eccessivo se si pensa che in precedenza si parlava di crescita di mezzo punto percentuale. Che cos’è che penalizza così tanto la ripresa immobiliare australiana? In primo luogo, sicuramente le più ristrette condizioni creditizie da parte delle banche locali. La recessione si è fatta sentire pure in questo Paese che come gli altri fatica a riprendersi e ritrovare il benessere di un tempo. Difficile fare previsioni su quello che accadrà nei prossimi anni, ma attualmente non si profila nulla di buono all’orizzonte.
