L’Italia si evolve e in un periodo di crisi con contratti lavorativi precari, sono i nonni a dover chiedere il mutuo per poter investire il proprio denaro e garantire un futuro ai giovani. In Toscana, in particolare, dove la popolazione è via via più vecchia a pensare ai prestiti e a recarsi in banca sono i più grandi, che rappresentano addirittura il 3 per cento del totale. A fotografare questa curiosa situazione è stato recentemente Mutui.it, il sito di comparazione e scelta dei mutui, controllando la propria banca dati.
Di solito la richiesta non supera i 130mila euro e del resto di più proprio non si potrebbe chiedere. Parliamo, quindi, del 41 per cento del valore dell’immobile. Più della meta hanno anche una richiesta specifica riguardo al tasso che vogliono che è fisso e, in tal senso, hanno le idee piuttosto chiare, anche se i cambiamenti degli ultimi tempi hanno creato qualche incertezza. Il periodo di restituzione del prestito non supera i 13 anni soprattutto perchè l’età media del richiedente è di 63 anni.
In questo preciso momento della vita, tra l’altro, arriva la pensione e la disponibilità economica è maggiore, cresce poi pure il tempo libero e ci si può informare meglio sulle condizioni che rendono possibile l’acquisto di un immobile. Non di rado la decisione è presa pure per se stessi, visto che il desiderio principale è quello certamente di trascorrere una tranquilla vecchiaia. L’acquisto non è dedicato solo alla prima casa, ma non di rado alla seconda. In più, oltre uno su tre, precisamente il 38 per cento degli over 60 che chiedono un mutuo, non hanno mai posseduto un immobile in vita propria. Nella regione dove vengono effettuate più richieste? Secondo i dati raccolti ultimamente, al primo posto si trova Grosseto (3,73 per cento), seguita da Massa Carrara (3,67 per cento) e in fondo alla classifica, invece, ecco Prato (1,88 per cento) e Arezzo (2,48 per cento).
