La casa resta un sogno? Meglio provare con l’affitto nella speranza che sia più stabile e permetta almeno di trovare le quattro pareti domestiche più adatte alle proprie esigenze. E’ un momento complesso per l’accensione di un mutuo e con l’aumento dei tassi di interesse, soprattutto per molti giovani quel desiderio di possedere un immobile rischia di rimanere tale a lungo, forse per sempre. Il mercato delle locazioni, quindi, soprattutto a partire dal secondo trimestre del 2010 ha subito una grande spinta in avanti, come ha confermato anche Tecnocasa e, in pratica, più che comprare si sceglie anche se con dispiacere di pagare una quota ogni mese al padrone di casa.
Rispetto alle rilevazioni che erano state fatte prima i canoni d’affitto dei trilocali restano sugli stessi livelli, mentre sui bilocali si registra un leggero calo dello 0,1%. Dall’osservazione in merito sembra comunque che a preferire l’acquisto siano soprattutto le famiglie anche per superiori probabili condizioni economiche e così il 60% di coloro che cerca l’affitto è single, in particolare separati e divorziati. Ci sono però anche i nuclei familiari, che non avendo appoggi o proprietà non possono chiedere consistenti prestiti per scegliere una casa.
Ad alimentare il mercato degli affitti sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni con una maggioranza del canone di tipo libero (4+4) come contratto di locazione preferito. Eppure questa non è la soluzione ideale praticamente per nessuno. La maggior parte degli italiani soffre al solo pensiero che i soldi che mensilmente vanno via dal conto non serviranno a guadagnare un immobile in futuro per sè e la propria famiglia. La maggioranza però si consola pensando al futuro, attendentdo che anche il mercato del lavoro sia più sereno, che cambino i contratti in azienda e si possano finalmente avere più garanzie per il futuro, quelle stesse che cercano anche le banche.