Quando si parla di prodotti e di servizi finanziari, il risparmio non è solo strettamente correlato e collegato ai costi fissi, che più bassi sono e meglio è, ma anche al loro corretto utilizzo. A metterlo in evidenza è il portale di comparazione online Supermoney.eu nel sottolineare inoltre come la scelta, ad esempio di una carta di credito, in base ad un confronto sul Web possa rivelarsi decisiva sia per risparmiare, sia per dotarsi dello strumento di pagamento più congeniale e più in linea con le proprie esigenze. Intanto l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha comunicato i dati di un Rapporto da cui è emerso come le carte di pagamento, ovverosia le carte di credito, ma anche le carte Bancomat e le prepagate possano contribuire a contrastare il fenomeno dell’economia sommersa.
Basterebbe infatti un maggiore utilizzo del cosiddetto denaro di plastica per permettere un recupero di economia sommersa pari fino a ben il 3% del prodotto interno lordo nazionale, ovverosia fino a ben 40 miliardi di euro. I margini di crescita da questo punto di vista sono ampi in Italia visto che la diffusione ed il tasso di utilizzo delle carte di pagamento non hanno ancora raggiunto gli stessi livelli delle altre economie europee più importanti.
Nel dettaglio, stando agli ultimi dati ufficiali e consolidati, quelli dell’anno 2008, in Italia le transazioni annue con moneta elettronica erano pari a 24,5 per ogni cittadino italiano a fronte delle 57 annue della media europea. Poi ci sono gli USA dove i cittadini fanno addirittura oltre 190 transazioni annue con le carte di pagamento, il che significa che raramente il contante circola nelle loro tasche! L’ABI ha inoltre rilevato che il maggior utilizzo del denaro di plastica nel nostro Paese è direttamente legato al maggior livello di istruzione, mentre più si va in avanti con l’età, e meno probabilità c’è che il cittadino paghi con moneta elettronica.