Bankitalia ha reso noto che, alla fine dello scorso mese di marzo 2011, ben 43 mila famiglie italiane hanno avuto la possibilità di sospendere le rate del mutuo chiesto per la prima casa, per vari motivi tra quelli ammissibili per poter accedere alla misura. Nel dettaglio, Bankitalia afferma che il 50% delle famiglie che ha richiesto la sospensione del mutuo lo ha fatto a causa di una cessazione del rapporto di lavoro; il tutto, quindi, a conferma di come la crisi finanziaria ed economica abbia lasciato il segno sul nostro Paese non solo in termini di crescita del prodotto interno lordo, ma anche in ragione di un diffuso calo del benessere all’interno dei nuclei familiari. Ma cosa accadrà qualora nei prossimi mesi i tassi di interesse dovessero continuare a salire? Ebbene, al riguardo sempre la Banca d’Italia ha stimato come siano potenzialmente ben 300 mila le famiglie italiane che nei prossimi mesi potrebbero avere difficoltà con il pagamento della rata del finanziamento ipotecario in concomitanza con il calo dei redditi familiari e/o con un incremento del costo del denaro sui mercati.
La moratoria ABI-Consumatori sui mutui, lo ricordiamo, è ancora aperta a fronte delle richieste che potranno essere presentate in banca entro e non oltre il 31 luglio del 2011. Al termine di questa scadenza, tra l’altro, è anche possibile che la misura venga prorogata o che comunque vengano introdotte misure “alternative” o similari che siano tali che si possa continuare a dare aiuto e sostegno a chi con il mutuo non ce la fa più.
Per chi invece un mutuo si appresta a stipularlo, occorre stare attenti alla tipologia di mutuo ipotecario che si sottoscrive. Il mutuo a tasso fisso, rispetto a quello variabile, è notoriamente più caro in termini di spesa per interessi da pagare. Ma con un classico mutuo a tasso variabile il rischio è che da qui a qualche anno la rata mensile da pagare possa salire sensibilmente. Allora è bene chiedersi se non sia il caso di stipulare mutui più flessibili quali quelli con opzione, oppure con il cap, ovverosia con il tetto massimo al tasso.