Il problema dei tassi di interesse alti e dei mutui che non si riescono a pagare, non interessa soltanto gli italiani ma è un pò un problema comune in tutto il mondo, senza contare l’America. A valutare la situazione, al momento è stata la Mortgage Bankers Association, la quale monitorando la quantità di morosi presenti sul territorio ha stabilito che si tratta almeno dell’8 per cento. In territorio statunitense, inoltre, tale tendenza ha mostrato un rialzo ulteriore nel corso del primo trimestre. Per le famiglie è diventato ancora più difficile rispettare le scadenze dei propri piani di ammortamento.
Le stime, quindi, parlano di una percentuale dei morosi sul totale dei mutui che arriva a toccare percentuali dell’8,32%.Un cambiamento piuttosto repentino questo, visto che precisamente nel trimestre precedente i morosi si attestavano intorno all’8,25%. I mesi dello scorso anno, quindi, erano decisamente più tranquilli anche se di poco. La flessione più decisa, invece,si è riscontrata su base annuale puntando l’attenzione sul fatto che nel primo trimestre dell’anno scorso il volume di mutui morosi è stato pari al 10,06%. Sono cifre che preoccupano e che fanno capire quanto ci sia bisogno di aiuti e incentivi per poter coltivare ancora a lungo il sogno di acquistare una casa.
Il tutto, poi, senza tenere conto dei pignoramenti, pari al 4,52% del totale dei prestiti legati all’acquisto di un immobile. Numeri che nel trimeste precedente arrivavano al 4,64%. Certo constatare che anche in America le cose non vanno bene non vuol dire, come dice il proverbio che “mal comune è mezzo gaudio”, però almeno i nuclei familiari si renderanno conto che la situazione è critica un pò ovunque e certamente si dovrà intervenire in qualche modo. Se qualcuno chiede il passaggio a fisso con cap non rendendosi conto che comunque avrà delle spese accessorie, altri attendono di capire bene un disagio dovuto agli aumenti recenti per evitare ancora altri eventuali passi falsi.