Carte ricaricabili: cosa sono e come si usano

di isayblog4 Commenta

 Sono comode, pratiche, sicure, ma anche richiedibili senza la necessità di dover per forza aprire un conto corrente. Stiamo parlando delle carte ricaricabili, uno strumento di pagamento, rientrante nella categoria del cosiddetto “denaro di plastica”, che è sempre più utilizzato dalle famiglie per fare acquisti nei negozi e su Internet. La carta ricaricabile, infatti, è una validissima alternativa al contante, ma anche alle classiche carte di credito in quanto non c’è da pagare annualmente, quando prevista, la quota associativa. Ad esempio, le carte ricaricabili vengono molto spesso richieste dai genitori per i propri figli potendo in questo modo tenere meglio sotto controllo le spese; questo perché con una carta ricaricabile non si può mai andare in rosso, il che significa che il controvalore di acquisti che si può fare deve avvenire nei limiti del credito residuo della carta. Di norma per richiedere la carta c’è da pagare un costo di emissione, ma ci sono anche tante ricaricabili emesse dalle banche che non prevedono l’applicazione di tale onere.

In ogni caso, nello scegliere una carta ricaricabile rispetto ad un’altra, occorre fare attenzione ai costi legati al suo utilizzo; i costi principali da sostenere, in particolare, sono quelli per le ricariche e per i prelievi. Ebbene, di norma per le ricariche la banca emittente offre almeno un canale per effettuare l’operazione a costo zero; di norma tale canale è sempre online, mentre per i prelievi di contante quasi sempre si paga una commissione.

Per il resto la ricaricabile si può utilizzare allo stesso modo di una carta di credito, quindi, nei limiti del credito residuo, tanto su Internet quanto presso i negozi. Se poi, oltre alle funzioni di una ricaricabile, nasce l’esigenza di utilizzare lo strumento di pagamento anche per fare bonifici e/o domiciliare le utenze, allora si può puntare sulla “carta Iban”, uno strumento di pagamento che funziona come una ricaricabile ma che, contemporaneamente, offre anche i servizi bancari di base senza dover pagare l’imposta di bollo prevista per Legge sui conti correnti.

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