La crisi è finita o ci siamo dentro più di quanto si possa pensare? Non è facile rispondere a questa domanda e, del resto, anche gli esperti del settore hanno serie difficoltà a comprenderne bene l’andamento, tuttavia anche se dovesse essersi allontanata del tutto le sue conseguenze dureranno ancora a lungo. Dall’inizio della recessione i mutui sospesi sono stati tantissimi perchè sia le famiglie che le aziende si sono trovate a fronteggiare problemi troppo pesanti con un budget troppo limitato.
Si calcola che negli ultimi anni solo nell’area territoriale Toscana Nord, che comprende in particolare Firenze, Prato e Pistoia la Banca MPs abbia bloccato circa 3000 mutui per un valore complessivo di 500 milioni di euro. Una notizia non certo confortante, che è stata confermata qualche giorno fa nel corso di una conferenza stampa proprio in questa regione.
A parlare è stato a Firenze, Mauro Quercioli, nuovo direttore di area il quale ha confermato: ”Siamo i primi ad aver aderito al provvedimento della Regione Toscana per trasformare un affidamento in difficolta’ in una operazione a medio e lungo termine con tassi bassissimi”. Questo ha portato a salvare 600 aziende e in più Mps ha preso parte a iniziative per aiutare i lavoratori che hanno deciso di rilevare la loro azienda in crisi e costituirsi in cooperativa. Nell’area territoriale Toscana Nord Bmps oggi conta 179 filiali, con una quota di mercato del 20%. Ecco cosa ha poi ribadito in merito ad una situazione comunque in continua evoluzione:’‘Il nostro obiettivo e’ crescere e crediamo che ce ne siano le possibilita. Solo il 5% delle pratiche andra’ fuori e andra’ a Firenze o Siena, non a Milano o Verona. Vogliamo rilanciare il ruolo della filiale e del suo titolare, che dovra’ essere la persona in grado di assicurarci un rapporto forte con tutta la clientela”. La tendenza non lascia ben sperare, ma saranno i prossimi mesi a mostrare quanto tempo sarà necessario per riprendersi del tutto.